È passato un anno da quel 23 dicembre 2023 che si è portato via tutto. Un anno, 365 giorni di vuoto trascorsi troppo fretta o, forse, non trascorsi affatto: il limbo, quella condizione sospesa che la morte di Damiano Colombo, il giovane di Ortucchio scomparso a seguito di un incidente con la sua auto mentre tornava a casa, ha lasciato nel cuore di tutti coloro che l’hanno amato.
Ed oggi, lunedì 23 dicembre 2024, ricorre il primo anniversario dalla scomparsa di Damiano, da quando quell’asfalto si è fatto mostro ed ha trascinato con se l’anima buona e dolce del 32enne: alle ore 17 di questo pomeriggio, Damiano sarà ricordato con una Santa Messa in suffragio nella Chiesa di Santa Maria Capodacqua di Ortucchio.
Nel ricordo di quegli occhi che brillavano di vita, di quel sorriso pronto a donare amore…nel ricordo di Damiano, strappato alla vita nel fiore dei suoi anni, quando ancora i sogni erano da costruire e la morte non sfiorava minimamente i pensieri.
A Damiano, per Damiano…con la consapevolezza che l’amore resta inciso nelle ossa superando le barriere del qui e adesso…con il confine terra – cielo che non trova più modo di esistere perché Damiano, ora, è ovunque.
Ed in questo primo anniversario, gli amici di una vita di Damiano, i ragazzi della classe 1992, hanno voluto dedicargli un murales, realizzato dall’artista Graziella Gagliardi: “Tra il cielo e la strada il tramonto è il tuo palcoscenico, dove ogni curva racconta una storia di libertà e gioia”, queste le toccanti parole ad accompagnare un cielo dipinto di arancione e giallo con la sagoma di un ragazzo in sella ad una moto, con le rondini nel cielo ad indicare il cammino.
“Tanta commozione, ringrazio dal profondo del mio cuore per questo grande gesto d’affetto gli amici di Damiano, ringrazio padre Riziero per la vicinanza, il sindaco Raffaele Favoriti sempre presente e per le bellissime parole spese per mio figlio”, commenta Marialuisa, la mamma di Damiano, che da un anno sopravvive a quel dolore innaturale che mai vorremmo raccontare.
Damiano, ora goditi ogni alba e ogni tramonto, sei libero da ogni costrizione terrena, lascia per sempre quell’asfalto maledetto e corri a vivere la vita che volevi.