Celano – Sono stati 38.000 i visitatori che, nel corso dell’anno che si è appena concluso, hanno varcato l’ingresso del Castello Piccolomini di Celano, sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica oltre che custode della Collezione Torlonia di Antichità del Fucino. Si tratta di un nuovo record che supera di 2.000 unità le cifre dell’anno precedente.
“La bellezza della struttura, unita alla Collezione Torlonia ed al Museo di Arte Sacra, conservati al suo interno nonché, eventi, manifestazioni, convegni e laboratori didattici per i più piccoli, hanno fatto sì che il Castello Piccolomini risultasse tra le mete preferite di molti turisti, italiani e stranieri“, si legge in una nota condivisa online dal personale del Museo celanese.
Il maestoso Castello di Celano venne edificato per scopi militari alla fine del XIV secolo per volontà di Pietro, conte di Celano. Successivamente fu ampliato dalla nipote Covella insieme al marito Leonello Acclozamora. Venne definitivamente completato e trasformato in palazzo residenziale dal nipote di papa Pio II, Antonio Todeschini Piccolomini, nominato conte di Celano nel 1463 per decisione del re di Napoli Ferrante D’Aragona.
Nel disastroso terremoto del 13 Gennaio 1915, la struttura riportò gravi danni. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1940 iniziarono i lavori di ricostruzione terminati solo negli anni Sessanta. Visibile per un raggio di molti chilometri da tutto il comprensorio del Fucino, dal 1992 il Castello è sede del Museo d’arte sacra della Marsica e della Collezione Torlonia.