Capistrello – “Siamo lieti di osservare come, negli ultimi tempi, si sia avviato un movimento plurale di voci che mettono al centro della narrativa le vicende legate alla SP 63 Simbruina. Notiamo con piacere che si va evidenziando sempre più il peso di questa strada di collegamento Abruzzo-Lazio che oltre ad essere una strada montana di incredibile bellezza, di notevole valenza storica, sociale, economica e strategica offre, tra le faggete secolari, paesaggi mozzafiato e scenari naturalistici unici”. Così, in una nota stampa, i consiglieri comunali del gruppo Partecipazione e Sviluppo del Comune di Capistrello Ernesto Liberati, Angelo Stati, Orazio De Meis e Daniele Bisogna.
“Questo fermento – continuano – non può che renderci orgogliosi, in quanto completa e valorizza tutto quel lavoro svolto nel corso degli ultimi anni dal gruppo Partecipazione e Sviluppo che, guidato dall’ex sindaco Francesco Ciciotti, ha gestito il comune di Capistrello. Abbiamo sempre lavorato con fiducia, e impegno, ascoltando il territorio e le sue associazioni, per cercare di riaprire la strada della nostra montagna, certi che la sua importanza, anche e soprattutto turistica, avrebbe trovato giusto supporto per tornare ad essere pienamente transitabile e godibile. Vorremmo pertanto, senza alcuna polemica, ricordare i fatti più importanti del nostro lavoro, per questa strada e non solo per questa, ma anche per altre arterie vitali come la SS 690 (ex superstrada) e la SR 82 della Valle del Liri.
Iniziamo parlando della SS 690 e torniamo al lontano ottobre 2018, quando, a seguito dell’ennesima tragedia, il sindaco Ciciotti, convocò un tavolo di discussione con ANAS, Regione e sindaci del territorio per discutere della questione sicurezza sull’ex superstrada. Il tema era ed è legato alla possibilità di raddoppio delle carreggiate. Fatto salvo che nessuno è felice o spinge per un’ulteriore cementificazione del territorio, è però palese come questa sia l’unica soluzione reale per un problema che ogni anno produce lutti. Grazie anche al nostro impegno, alla nostra costanza, nell’aprile del 2021 ANAS presentò per la prima volta il progetto di raddoppio, confermato poi nella conferenza dei servizi del febbraio 2022. Un intervento di messa in sicurezza da 960 milioni sui 39 Km del tratto Abruzzese della strada. Ricordiamo che i dati del 2022 riportavano dati di transito pari a circa 17.000 veicoli al giorno. Una mole di traffico in costante aumento che non può essere lasciato su una strada a due corsie.
Molto più recente l’impegno per la SR 82, strada di notevole importanza storica, e potenziale veicolo turistico, chiusa per troppo tempo in molti tratti a causa di frane e smottamenti. L’amministrazione comunale di Capistrello ha sempre lavorato con forza sui tavoli istituzionali per chiedere attenzione per la riapertura di questa strada fino a quando il transito del Giro del 2024 non ha prodotto l’opportunità per ottenere il successo e rendere nuovamente fruibile l’arteria.
In ultimo, ma più importante, il lavoro per riaprire la SP 63 Simbruina chiusa dalla notte dei tempi. Tralasciando le innumerevoli richieste e interlocuzioni avute negli anni precedenti, risale al settembre 2020 la firma di un documento d’intesa per chiedere formalmente il passaggio di competenza della SP 63 dalla provincia di L’Aquila all’ANAS che ha maggiore capacità di gestione, firmata dai sindaci di Filettino e Capistrello. Sentite poi L’ANAS stessa, la Regione e la provincia, nell’ottobre 2020 arriva il Nulla Osta regionale a tale proposta.
Quanto ottenuto, è importante certo, ma non risolutivo. Serve ripristinare la viabilità prima del suddetto passaggio di competenze. Ebbene nel luglio 2021, l’amministrazione Ciciotti, chiede e ottiene un incontro istituzionale presso il comune di Capistrello con il presidente regionale Marsilio. Qui alla presenza anche dell’attuale senatore Liris, si rappresenta al presidente Marsilio l’importanza della Simbruina, la sua valenza storica e naturalistica. L’accorato appello produce subito effetti, il presidente promette di interessarsi al problema. Nel novembre successivo arriva comunicazione formale in cui si riporta che a seguito dell’incontro, la Regione destina 4 milioni di euro per la Simbruina. Finalmente il lungo lavoro pluriennale ha prodotto gli effetti desiderati. Nel febbraio 2022 segue la delibera CIPESS con sui si finanzia l’intervento, e poi nel successivo giugno 2023 la Delibera Regionale 364 assegna i fondi alla provincia. La palla da allora è in mano alla provincia e alle cure del presidente Caruso, che ha sempre garantito attenzione e fornito informazioni in merito all’esecuzione degli studi e della progettazione degli interventi”.
“Sappiamo tutti – concludono i consiglieri – che quanto disponibile non può essere sufficiente per ripristinare la completa fruibilità della strada. Le criticità sono enormi e gli interventi molteplici, ma riaprire al transito sarà un grande successo per tutta la comunità. Per noi che abbiamo lottato per anni sarà motivo di orgoglio e ne andremo sempre fieri. Ciononostante, non abbasseremo la guardia, anche se momentaneamente forza di minoranza nell’ente comunale, continueremo a chiedere attenzione al territorio, alle sue criticità e alle sue enormi e non ancora pienamente valorizzate bellezze”.