In difesa della Riserva del Borsacchio: l’appello di chi vuole la protezione della biodiversità

Abruzzo – Sì allo sviluppo sostenibile della costa teramana. Sì alla protezione di un tratto di paesaggio collinare e litoraneo ancora integro. NO alla distruzione della Riserva Naturale del Borsacchio. NO alla perdita di una straordinaria biodiversità costiera abruzzese. La Regione Abruzzo ha approvato nottetempo, senza discussione alcuna e senza qualsiasi coinvolgimento della Comunità interessata, un emendamento alla legge regionale finanziaria volto ad azzerare la Riserva Naturale del Borsacchio polverizzata dagli attuali 1.100 ettari ad appena 25 ettari e privata di tutta la fascia collinare.

Una distruzione contraria a ogni logica, non solo tecnico-scientifica di continuità e tutela ambientale, ma anche amministrativa e di buon senso. Di fatto laddove la norma introdotta dovesse avere pratica applicazione, i territori che oggi sono chiusi alla speculazione edilizia e alla caccia perché compresi nella Riserva Naturale, sarebbero aperti agli interventi edilizi e ai fucili con azzeramento dei valori ambientali di uno straordinario paesaggio collinare e litoraneo adriatico ancora intatto.

Nessuna condivisibile logica può giustificare il modo in cui la Regione Abruzzo tratta una delle più belle riserve naturali litoranee, un territorio di grande valenza ambientale oltre che di interesse comunitario e di fondamentale importanza per la biodiversità italiana dove sono presenti ulivi secolari di oltre 500 anni, praterie e fruticeti alonitrofili (codice Natura 2000: 1430), arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici (codice Natura 2000: 5330), foreste a galleria di Salix Alba e Populus Alba (codice Natura 2000: 9240), foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia (codice Natura 2000: 9340), pinete mediterranee di pini mesogeni endemici (codice Natura 2000: 9540), nonché arvicole, rinolofo maggiore, vespertilio maggiore, mustioli (il mammifero più piccolo d’Europa), scoiattoli, tassi, ricci, istrici, il grillo Stenonemobius gracilis (per la prima volta avvistato in Abruzzo), i colubridi Natrix tassellata e Coronella girondica, il lupo, il fratino e tanti altri.

Chiediamo alla Regione Abruzzo di abrogare l’emendamento approvato e di rilanciare la Riserva Naturale del Borsacchio investendo energie e risorse su proposte concrete anche di sviluppo economico che siano in grado di coniugare le reali esigenze del territorio e la salvaguardia ambientale. La decisione della Regione Abruzzo di ridurla a 25 ettari minaccia la biodiversità costiera. Diciamo NO alla distruzione, SI allo sviluppo sostenibile lungo la costa teramana. Se sei un’associazione, gruppo o movimento, invia una mail a [email protected] per unirti alla difesa della natura!

Fonte: Guide della Riserva Borsacchio

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