Il vescovo Massaro incontra i fedeli di Villa San Sebastiano e presenta la sua Lettera Pastorale

Il vescovo Massaro incontra i fedeli di Villa San Sebastiano e presenta la sua Lettera Pastorale
Foto: Alfredo Pascucci

Tagliacozzo – Ieri sera il vescovo Giovanni Massaro si è recato presso la chiesa di San Sebastiano martire, a Villa San Sebastiano, per incontrare la Comunità di parrocchie (Villa San Sebastiano, Colle San Giacomo, Roccacerro, Tremonti, Poggetello, San Giovanni, Sante Marie) con i loro consigli pastorali, i gruppi liturgici, i ministri straordinari dell’Eucarestia, le associazioni e con un invito speciale rivolto anche agli amministratori comunali.

Presenti infatti, tra i fedeli, anche il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti e il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio. Dopo l’accoglienza iniziale curata dal parroco don Michelangelo Pellegrino che ha promosso l’iniziativa, un momento di preghiera e a seguire la presentazione del vescovo della sua Lettera pastorale dal titolo «Furono colmati di Spirito Santo. Per divenire annunciatori coraggiosi , animati dalla speranza».

«La Lettera pastorale – ha detto il presule – è nata dal desiderio di far conoscere due documenti redatti durante lo scorso anno: la relazione per la visita “Ad limina” e la restituzione diocesana della fase sapienziale del Sinodo.

La Lettera, che è scritta a più mani, è un lavoro condiviso con il Consiglio pastorale diocesano. Il testo è diviso in tre parti con una parola chiave ciascuna «Formazione, profezia (coraggio), speranza – spiega il vescovo – , esse sono i frutti del discernimento e dell’ascolto nonché i temi che ricorrono nelle sintesi sinodali».

Nella Lettera il presule sottolinea con forza l’importanza del progetto «Comunità di parrocchie» e l’attenzione ai giovani che «possono realizzare con coraggio segni di speranza e ci fanno riflettere sul fatto che non possiamo non abitare, pur con tutte le difficoltà che ciò comporta, il mondo virtuale».

Necessario fare rete per rispondere alle sfide della società. Ma solo «la speranza può animare la profezia» ed occorre «stare vicini alle sfiducie e ai dolori delle persone». Non devono mancare la fraternità, la gioia di vivere, il perdono.

«Invito tutti – scrive Massaro nella Lettera – a vivere il Giubileo come momento in cui offrirsi reciprocamente, attraverso il perdono donato come segno di speranza, una nuova possibilità e in cui guardare al futuro e non solo al passato».

Fonte: Diocesi di Avezzano

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