Pescasseroli – Pescasseroli può dirsi fiera del suo giovane concittadino, Tommaso Trella, che oggi è stato ospite a Montecitorio come uno dei sei ragazzi selezionati in tutta Italia nell’ambito del progetto “La giustizia adotta la scuola”. Il merito di questa prestigiosa opportunità è la sua poesia “Foglie che non cadono”, un componimento toccante e incisivo che si fa monito contro l’indifferenza e l’oblio, due mali che alimentano il fenomeno mafioso.
Nel suo intervento, Tommaso ha espresso con parole chiare e forti l’importanza della partecipazione attiva nella lotta alla criminalità organizzata:
“La poesia da un semplice dialogo diventa monito contro l’indifferenza e l’oblio. L’unica cura per il tumore mafioso siamo noi cittadini, siamo noi giovani, poiché la libertà è partecipazione e se la mafia uccide, il silenzio pure.”
Un messaggio potente, che dimostra come la consapevolezza e l’impegno delle nuove generazioni siano strumenti essenziali per costruire un futuro libero dalle mafie.
Il Comune di Pescasseroli esprime profonda gratitudine e orgoglio per Tommaso, esempio di coraggio e di senso civico. La sua voce rappresenta un faro di speranza e di giustizia e un’ispirazione per tutti.
𝐹𝑂𝐺𝐿𝐼𝐸 𝐶𝐻𝐸 𝑁𝑂𝑁 𝐶𝐴𝐷𝑂𝑁𝑂 di Tommaso Trella
𝑃𝑎𝑑𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑠’è 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡’𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑜, 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑚𝑖?
𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑠𝑡𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖 𝑟𝑎𝑚𝑖!
𝑃𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑟𝑜𝑛𝑐𝑜, 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑜𝑚𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖
𝑃𝑎𝑝á 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎè 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑖, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖?
𝐹𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑚𝑖𝑜, 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑒𝑟𝑜𝑖 𝑡𝑒𝑛𝑎𝑐𝑖,
𝑆𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑎𝑑𝑜𝑛𝑜, 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖
𝑆𝑎𝑝𝑒𝑣𝑎𝑛 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑙𝑜𝑟 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜
𝑆𝑜𝑛 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑓𝑖𝑎 𝑎𝑚𝑚𝑎𝑧𝑧𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙 “𝑝𝑎𝑑𝑟𝑖𝑛𝑜”
𝑆𝑢𝑝𝑒𝑟𝑒𝑟𝑜𝑖? 𝑁𝑜𝑛 𝑙𝑖 ℎ𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑖,
𝑁𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑙𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑒 𝑚𝑖𝑡𝑖,
𝑃𝑎𝑑𝑟𝑒, 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑎𝑔𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑖𝑙 𝑙𝑜𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜?
𝐸 𝑐𝑜𝑠’è 𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑓𝑖𝑎? 𝑆𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛 𝑓𝑙𝑎𝑔𝑒𝑙𝑙𝑜
𝐿𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑛 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎,
𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑎𝑐𝑟𝑖𝑚𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑟𝑒𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜𝑡𝑡𝑎,
𝑁𝑎𝑠𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑢𝑜𝑙 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒,
𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑚𝑏𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑒
𝑇𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 , 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜𝑠𝑜,
𝑈𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎 𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎, 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑖𝑜𝑠𝑜.
𝑆𝑐𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑒 𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑑𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑖𝑙𝑖,
𝑀𝑎 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑠𝑜 è 𝑣𝑒𝑙𝑒𝑛𝑜𝑠𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑛𝑔𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑖𝑙𝑖.
𝑅𝑎𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑓𝑖𝑎, 𝑟𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑒𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑔𝑎𝑛𝑛𝑜,
𝑇𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑡𝑖 𝑚𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑑𝑎 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜.
𝑀𝑎 𝑐ℎ𝑖 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑡𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑒𝑧𝑧𝑎,
𝑅𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟á 𝑖𝑛 𝑝𝑖𝑒𝑑𝑖, 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑡𝑢𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑣𝑎𝑔𝑖𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎.
