Il Governo aveva sbloccato i 30 milioni di euro del “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, il contributo mensile finalizzato ad assicurare autonomia abitativa e personale alle donne che subiscono vessazioni in ambito familiare.
Ora il decreto con la ripartizione regionale e le istruzioni su come richiedere l’aiuto all’Inps, è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta ufficiale rendendo accessibili le risorse stanziate dalla manovra finanziaria dello scorso anno.
Il provvedimento stabilisce la ripartizione delle risorse per il triennio 2024-2026 a livello e fornisce le regole per richiedere il contributo all’INPS. Priorità di accesso sarà riservata a coloro che hanno già presentato domanda ma non hanno potuto ricevere il contributo per mancanza di risorse.
Introdotto dal decreto Rilancio, il Reddito di libertà è un contributo economico mensile di 500 euro finalizzato a favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza, in condizione di povertà legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente, e seguite dai centri antiviolenza.
Con la legge di Bilancio 2024, è stato stabilito un rifinanziamento permanente del Fondo relativo al sussidio, con risorse pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 e 6 milioni annui a decorrere dal 2027.
A partire dal 18 aprile 2025 e fino al 31 dicembre 2025, tutte le donne in possesso dei requisiti previsti dal decreto, comprese coloro che non hanno ripresentato la domanda entro il periodo transitorio di 45 giorni di cui sopra, possono presentare domanda.
Per la presentazione delle domande i Comuni dovranno accedere al servizio on line raggiungibile sul sito www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “Prestazioni sociali dei comuni”, selezionando tra i risultati il servizio “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”.
Per maggiori dettagli, si rinvia alla circolare applicativa della misura, che sarà pubblicata sul sito dell’INPS a partire dal 5 marzo 2025.
Possono presentare l’istanza le donne interessate, direttamente o tramite delegato o rappresentante legale, per il tramite del Comune competente per residenza, utilizzando il modello di autocertificazione della persona interessata rilasciato dall’Istituto.
I criteri di ripartizione del Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza e i requisiti dell’agevolazione sono stati stabiliti dal DPCM 17 dicembre 2020, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 20 luglio 2021.
Fonte: FIRA