Marsica – “Un’esclusione prolungata dalle attività scolastiche, una punizione che si è trasformata in isolamento e gravi conseguenze psicologiche”. È quanto denuncia una madre in un esposto inviato al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, puntando il dito contro l’Istituto frequentato dal figlio. Secondo quanto riportato nel documento, il ragazzo è stato sospeso da ogni attività extracurricolare – comprese sport, teatro e gite – dal mese di gennaio per un episodio di turpiloquio per il quale “si era già scusato”.
“Mio figlio ha riconosciuto il suo errore e ha chiesto scusa, ma da allora è stato escluso da tutte le attività extra scolastiche. Mentre i suoi compagni partecipavano liberamente, lui veniva lasciato da solo in classe come un cane“. Una situazione che, secondo la madre, avrebbe provocato un forte disagio psicologico nel ragazzo: “Sono preoccupatissima per mio figlio, anche dal punto di vista psicologico. Non vuole più andare a scuola e si sente giudicato da tutti”.

La donna ha spiegato di aver già tentato un confronto con la dirigente scolastica e i docenti, ma senza alcun risultato: “Ho avuto un incontro con la preside e le professoresse, ma purtroppo non è cambiato nulla. Anzi, mi è stato preannunciato che questa situazione durerà fino alla fine dell’anno“. Nel suo appello alle autorità scolastiche, la madre sottolinea come l’istituto, con questa decisione, stia violando il principio di inclusione scolastica: “La scuola dovrebbe essere un posto di inclusione per tutti, non di esclusione. Gli studenti devono avere la possibilità di recuperare, non essere ghettizzati”.
L’avvocato Luca Motta
Secondo la denuncia, l’atteggiamento dell’istituto violerebbe anche l’articolo 3 e l’articolo 34 della Costituzione italiana, che garantiscono il diritto all’istruzione per tutti. Per questo motivo, la donna ha deciso di nominare gli avvocati Luca e Pasquale Motta per rappresentarla e chiedere provvedimenti immediati.