BolognaFiere 16 – 17 gennaio 2024. Padiglione 21 Stand 38
Celano – Dopo l’importante traguardo del riconoscimento e l’affermazione sul mercato della Patata del Fucino come IGP, l’AMPP – Associazione Marsicana Produttori Patate – innova il prodotto con una formidabile invenzione, frutto di un lungo studio di ricerca e sperimentazione.
Gli agronomi dell’AMPP, di concerto con l’Università dell’Aquila, hanno condotto un’applicazione sul campo di una formula, tutta naturale, che consente alle patate di assorbire dal suolo e di arricchirsi di fosforo, preziosissimo elemento nutritivo per l’uomo e l’ambiente.
“L’invenzione dell’AMPP – dichiara il presidente Benedetto Caiola – riguarda un procedimento agronomico che consente di ottenere patate con contenuto di fosforo grazie alla mobilizzazione delle risorse minerali del suolo”.
La formula brevettata permette di far assimilare alle piante i minerali presenti nel terreno, come il fosforo, in modo assolutamente naturale, a salvaguardia dell’ambiente.
“L’inoculazione della nostra composizione, in alternativa ai fertilizzanti chimici di sintesi – commenta Sante del Corvo direttore AMPP – rappresenta una valida trovata per sostenere il nutrimento delle piante, preservando i suoli dalla perdita di questo straordinario elemento. Dall’innovazione di prodotto che abbiamo brevettato, ci attendiamo molto, per questo siamo orgogliosamente presenti al Marca con un nostro stand di 32mq, al padiglione 21 stand 38, grazie anche ai contributi erogati dalla Regione Abruzzo a sostegno della nostra agricoltura “.
La Patata del Fucino IGP fonte di fosforo è entrata nelle case degli italiani soprattutto dopo la spinta data dalla campagna di promozione trasmessa sulla RAI nei programmi che hanno visto come testimonial Amadeus e Antonella Clerici.
La Patata del Fucino IGP fonte di fosforo farà parlare ancora molto delle sue straordinarie proprietà che, ricordiamo, sono date anche dal luogo esclusivo di coltivazione, dalle fertili terre del Fucino, nell’Abruzzo aquilano, sorte dal prosciugamento dell’antico grande lago che invadeva la piana e che poi ha regalato una delle zone d’Italia più vocate alla produzione di patate e ortaggi di alta qualità.