Sanità, aree interne e ambiente al centro della visita di Elly Schlein nella Marsica 

Avezzano – “Le divisioni del centrodestra sono evidenti, in particolare quando si tratta di potere e posti di potere. Noi abbiamo scelto molto tempo fa una candidatura credibile, trasversale, che parla alle persone perché è una storia, quella di Luciano D’Amico, capace di raccontare un impegno forte per l’Abruzzo, da economista e da ex rettore dell’Università di Teramo“. Lo ha detto Elly Schlein, incontrando i giornalisti davanti l’ospedale di Avezzano nel corso del suo tour in Marsica per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 10 marzo. 

Siamo qui perché vogliamo ascoltate le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica, in sofferenza per la mala gestione della giunta regionale guidata da Marco Marsilio e perché, da 15 mesi, c’è un governo che non crede nel servizio sanitario universale, che ha tagliato risorse allungando, così, le liste di attesa. E la risposta a liste di attesa che si allungano fino a 3 anni per una visita specialistica, non può essere che il personale esistente deve lavorare di più; in realtà, troppo spesso il personale è assolutamente insufficiente. Anche in questa struttura, come in altre qui in Abruzzo, c’è una forte sofferenza dell’emergenza-urgenza. C’è un problema di visione della sanità pubblica territoriale, perché la destra, semplicemente, una visione non ce l’ha. Non ci crede. La pandemia avrebbe dovuto insegnarci che non basta una rete di ospedali di qualità nelle grandi città, serve una risposta che sia vicina a dove le persone esprimono i loro bisogni di cura. Altrimenti, lo vivranno come diritto a metà.
Veniamo da Tagliacozzo, dove la giunta regionale ha declassato l’ospedale rendendolo uno stabilimento di questo nosocomio, mettendo a rischio l’eccellenza che si è creata in quel territorio nella riabilitazione. Abbiamo incontrato il comitato che si sta battendo a difesa di quell’ospedale; qui ad Avezzano, invece, incontriamo operatrici e operatori che affrontano carenze infrastrutturali, di investimenti, progettualità, persino di farmaci. C’è bisogno di avere cura delle nostre comunità; per noi, è questa la priorità”.

La segretaria nazionale dem  ha ripercorso le tappe del suo tour in Abruzzo: “Siamo stati in giro per le aree interne ad ascoltare e raccogliere la voce di lavoratrici e lavoratori del settore agricolo, fondamentale per questa terra. Siamo stati ad Aielli, a vedere come l’arte, la cultura, la bellezza, i murales hanno ravvivato un borgo che altrimenti rischiava lo spopolamento. Poi abbiamo visitato Sante Marie, altro borgo dove un turismo diverso e sostenibile ha saputo attrarre attività economiche e opportunità di lavoro per i giovani. Noi siamo impegnati a costruire possibilità affinché i giovani non siano costretti, per i contratti precari o per i salari troppo bassi, ad andare altrove, all’estero o in altre regioni. Qui abbiamo trovato realtà resistenti che dimostrano come sia possibile investire su un nuovo modello di sviluppo che possa creare buona impresa, opportunità di lavoro e, dunque, progresso”.

“Noi ci crediamo – ha proseguito Schlein – e sono questi i cardini del programma intorno a cui si è riunita la coalizione ampia a sostegno di Luciano D’Amico”.

In chiusura, la segretaria nazionale del Pd ha rilanciato l’invito a sostenere la battaglia in difesa della riserva naturale del Borsacchio: “E’ successa una cosa molto grave: la Regione Abruzzo, con un emendamento passato di soppiatto di notte, senza prima una consultazione con la comunità di Roseto degli Abruzzi, ha deciso di polverizzare la Riserva naturale del Borsacchio, schiacciandola dai 1100 ettari attuali a 25 ettari. Pensiamo sia una scelta estremamente sbagliata. L’invito che facciamo è a firmare la petizione delle associazioni ambientaliste, ad appoggiarla. Intanto, il Pd si è mobilitato, ha già presentato una legge per fermare questo scempio. Sono territori che vanno tutelati, una ricchezza naturale preziosa per tutti, non possono prevalere le ragioni della speculazione edilizia o della caccia. Sono territori che vanno protetti: per questo, l’invito è a firmare la petizione”.

Video reporter Manuel Conti

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