Una suggestiva poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi fa della Primavera voce dell’anima

Mancano pochi giorni all’equinozio di primavera e la scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi in una originale lirica, dedicata al mito di Persefone, celebra il risveglio della natura dopo il lungo sonno invernale. Con versi dalla risonanza profonda parla direttamente al cuore dei lettori con immagini suggestive suscitando un ascolto empatico. L’aria, il sole, il vento, i fiori si fanno immagini universali per indicare, con la ciclicità delle stagioni, il ritorno della speranza.

Sussurri a primavera

Il vento lieve destò Persefone
addormentata nelle tenebre
e la condusse sulla terra
alla luce dell’alba
ad infiammare l’aria.
La dea vestita di piume
come creatura alata
baciò i boccioli aperti
occhi di stelle tra rami
a rinnovar dell’antico mito
tenerezza di fioritura.
Vennero a inebriarsi
sulla dolcezza dei profumi
rivestiti d’oro e di porpora i prati
e i colli e le segrete foreste.
Con il suo canto svelò i misteri del tempo
come fossero melodie leggere
al cadenzato ritmo del battito d’ali
di mille farfalle sul rovo di mirto
ora rinato di petali e foglie.
Posò la sua anima coccinella
sul rivo montano a chiamar
le ninfe sorelle al ristoro
festoso al passo di danze.
Unì il suo inquieto respiro
ai riflessi incantati del cielo
smosso da una nuvola in fuga
e sussurrò parole che

nessuno aveva mai osato dire.
Portò con sé dal regno dell’ombra
sguardi dimenticati e silenzi sospesi
e tra antiche memorie una primula
ancor pallida dal notturno gelo
ad annunciar d’indomita bellezza:
Primavera.

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