Madama Oliva, rivoluzione green per la linea i “Freschissimi“

Sabrina Mancini

Anche i packaging dei prodotti take away diventano in plastica riciclata e riciclabile al 100%

Carsoli – Madama Oliva continua sulla strada della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare con il restyling dei packaging della linea Freschissimi. Da febbraio 2024 tutte le confezioni disponibili nel take away del reparto ortofrutta diventano in materiale RPET (riciclato e riciclabile al 100%) e i plus ambientali del prodotto saranno evidenziati sui packaging.

“Considerato che ogni anno produciamo solo per questa linea circa 3 milioni di vaschette si tratta di un contributo notevole all’economia circolare che ridurrà il consumo annuo di nuova plastica pari a circa 59 tonnellate – spiega Sabrina Mancini, Direttrice marketing di Madama Oliva – Siamo dunque estremamente orgogliosi di poter dare un segno tangibile al tema della sostenibilità nel settore dell‘ortofrutta, anche perché al momento non esiste un prodotto in commercio con caratteristiche simili, totalmente senza conservanti e senza liquido di salamoia, con il plus della sostenibilità ambientale anche nel packaging“.

L’iniziativa intrapresa da Madama Oliva rappresenta un passo importante verso l’ambiente e si aggiunge al restyling, già avvenuto nel 2023, della linea Frutto d’Italia e del Mediterraneo, anch’essa in plastica riciclata con materia prima certificata ISCC PLUS (per un totale di circa 4,8 milioni di vaschette ogni anno).

La politica green di Madama Oliva: economia circolare, certificazioni ambientali ed energia rinnovabile.

La scelta di passare alla plastica riciclata rappresenta un investimento green che coinvolge in totale circa 7,8  milioni di vaschette prodotte ogni anno e un risparmio di 120 tonnellate annue di plastica. La linea Frutto è infatti il primo brand di mercato nel segmento delle olive confezionate fresche, ed è nata per esaltare la pluralità di cultivar italiane e greche, offrendo al consumatore un’offerta elevata e variegata, perfetta per soddisfare i diversi gusti e le varie modalità di consumo. Un prodotto fresco, naturale, senza conservanti, di elevata qualità, da sempre confezionato con un packaging moderno e un elevato contenuto di servizio. 

Madama Oliva è stata sempre pioniera della produzione a basso impatto ambientale. Certificata ISO 14000 ed EMA dal 2004; nel 2008 l’azienda ha realizzato il più grande impianto fotovoltaico integrato registrato al tempo in Italia, attraverso il quale, ancora oggi, produce oltre 2,1 milioni di KW/anno di energia elettrica per il fabbisogno produttivo, con un risparmio di 900 tonnellate/anno di CO2 altrimenti emesse in atmosfera.

“Tutti i processi di produzione sono automatizzati e ottimizzati per ridurre i consumi e la raccolta differenziata permette di contenere i rifiuti prodotti avviandoli quanto più possibile a riciclo o riuso – continua Sabrina Mancini – Inoltre, di recente abbiamo stretto una collaborazione con Veolia, la multinazionale francese specializzata nella gestione di acqua, rifiuti e servizi energetici, che prevede la progettazione e la realizzazione del nuovo impianto di trattamento dei reflui per revisionare il ciclo dell’acqua industriale in modo da ridurne il consumo“.

Madama Oliva

Fondata nel 1989 a Carsoli (AQ), Madama Oliva è il leader italiano nel settore delle olive fresche confezionate, con un fatturato di circa 47 milioni di euro nel 2023 e una quota export del 50% in 45 paesi di destinazione. Con oltre 400 referenze in portafoglio e 20 linee produttive Madama Oliva produce circa 22 milioni di confezioni ogni anno, non solo di olive fresche, ma anche di Paté, Lupini, Pomodori, altri ortaggi e spezie, nello stabilimento di Carsoli (AQ). Oltre 190 lavoratori impiegati nei vari reparti del sito produttivo di Carsoli, ad oggi, di 28.000 mq. Per assicurarsi la quantità e la qualità della materia prima direttamente dagli agricoltori e controllare al meglio la catena di approvvigionamento, Madama Oliva ha investito e creato negli anni due aziende nelle principali zone di produzione: una in Italia (in Sicilia) e una in Grecia (a Larissa). Queste partnership rappresentano per l’azienda uno dei maggiori punti di forza che permettono anche la vendita di prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP).

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