Open Space Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano, un paziente: “Ho trovato umanità e accoglienza, dovrebbe essere ampliato e potenziato”

Avezzano – Nel Settembre 2023, come molti ricorderanno, presso l’Ospedale di Avezzano, è stata inaugurata una nuova struttura che è andata ad affiancarsi all’area del Pronto Soccorso. Un “Open Space” con 12 posti letto per pazienti in attesa di ricevere una dislocazione consona ai loro bisogni clinici. Ed è proprio in questo spazio che ha trovato accoglienza Vincenzo, un nostro affezionato lettore.

Vincenzo ci ha contattati perché ha scelto di condividere la sua esperienza e per offrire una riflessione in merito. “Mi sono recato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano perché avevo accusato forti coliche” ci spiega “ho ricevuto le prime cure grazie alle quali i miei dolori sono stati calmati e mi hanno fatto accomodare su una sedia dove sono rimasto in attesa per una mezza giornata, una situazione di certo non piacevole“.

Gli operatori sanitari hanno poi trasferito Vincenzo all’interno della nuova struttura adiacente al Pronto Soccorso. “Ho trovato uno spazio accogliente e confortevole dove hanno iniziato a somministrarmi la terapia. Ci sono 12 letti con due bagni e ci sono sempre due infermieri e un OSS: persone attente e gentili che seguono i pazienti con grande professionalità. Ho trovato una situazione molto più umana e confortevole rispetto a quella che solitamente si trova nel Pronto Soccorso“.

Continua il signor Vincenzo: “Ringrazio con tutto il cuore il personale infermieristico, in particolare Enrico e Federica e tutti gli altri di cui non ricordo il nome. La mia speranza è che questa nuova struttura, che permette alle persone malate e in difficoltà di trovare un ambiente ospitale, venga ampliata e potenziata aggiungendo ulteriori posti letto“.

Vincenzo è rimasto nell’Open Space per 24 ore ricevendo tutte le cure di cui ha avuto bisogno. Successivamente è stato trasferito nel reparto ospedaliero che i medici gli hanno assegnato, dove è rimasto ricoverato per una settimana. Ora è tornato a casa e sta meglio ma, attraverso le pagine del nostro giornale, vorrebbe sottolineare la grande professionalità e umanità che ha riscontrato negli operatori sanitari che si sono presi cura di lui e, soprattutto, ribadisce: “Vorrei tanto che l’area nella quale sono rimasto una giornata potesse essere più grande così da alleggerire il carico del Pronto Soccorso e dare a più persone l’opportunità di trovare un ambiente più sereno, senza disagi“.

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