RIceviamo e pubblichiamo la replica del Comitato Mobilità Sostenibile Marsica Onlus a quanto Il sindaco Di pangrazio dichiarava su specifica domanda in una nostra intervista sul tema della rimozione dei cordoli della pista ciclabile al centro della città.
LE PAROLE DEL SINDACO
“Le critiche sulla pista ciclabile non le ho viste, ho visto qualcuno che si cela dietro una fantomatica associazione e gradirei che mettessero i nomi degli associati. E soprattutto noi abbiamo tolto solo i cordoli che erano delle barriere architettoniche serie che impedivano alle persone di attraversare e che hanno causato tantissimi incidenti. Viene fatta una politica sulla mobilità da parte di questa associazione non corretta perché noi stiamo trasformando i 5km di pista ciclabile che c’erano a 20 mila. Abbiamo un progetto serio, un progetto che collega tutta la città con le periferie. Io penso che chi predica come questa associazione poi razzola male perché non li vedo fare sport, non li vedo fare footing e soprattutto gradirei che collaborassero e continuassero a dire cose che non corrispondono al vero perche noi abbiamo tolto solamente un pezzo che corrispondono circa a 350 metri di cordoli e ne abbiamo creati altri 19 mila. Dico a tutti i cittadini che amano la bicicletta e amano lo sport state tranquilli che questo sindaco fa sport da una vita, va in bicicletta e quindi abbiate fiducia perché vedrete un territorio collegato con le periferie tra 1 anno e mezzo con delle belle piste ciclabili. Una tra tutte quella che ci porterà fino allo zuccherificio e poi proseguirà verso i cuniculi di Claudio, con un bike sharing alla stazione, che sarà veramente la bellezza per i tanti bambini e per i genitori che vogliono portare i figli in bicicletta al sicuro”.
LA REPLICA DELL’ASSOCIAZIONE
I tanto sbandierati “19 km di nuove piste ciclabili”, per i cittadini in bicicletta, sono una truffa. Strano ma vero, ad ammetterlo è la stessa Amministrazione Di Pangrazio.
Il clamoroso autogol è stato ufficializzato alla vigilia di un evento pubblico, che di per sé è anche lodevole, promosso dall’Amministrazione comunale e che si è tenuto domenica 5 maggio.
Si tratta del “Giro in bici lungo la Zona Trenta”, dedicato ai bambini, che viene presentato dagli organizzatori come “una giornata di festa e di sensibilizzazione per i giovani e le famiglie di Avezzano”. Il percorso ciclistico, si legge nel materiale propagandistico diffuso dal Comune, parte dal Municipio e si snoda lungo le strade che definiscono come “percorso ciclabile lungo la Zona Trenta”. Soprattutto, e qui la cosa si fa interessante, sono costretti a specificare: “chiuso al traffico”.
E per dirla tutta, aggiungiamo noi: “Chiuso al traffico solo quel giorno”.
Effettivamente, si tratta di una manifestazione ciclistica riservata a “bambini e famiglie” da tenersi sulle cosiddette “nuove piste ciclabili della Zona Trenta” chiuse però al traffico veicolare per motivi di sicurezza. Traducendo dal linguaggio Di Pangraziano: le “nuove piste ciclabili della Zona Trenta”, per i restanti 364 giorni dell’anno “non sono sicure per i ciclisti”. Insomma, i “19 km di nuove piste ciclabili” sbandierati dal Sindaco sono di fatto una truffa: infatti quelle indicate dal sindaco non sono delle piste ciclabili, ma delle strade a traffico promiscuo dove possono passare – e ci mancherebbe – anche le biciclette.
E’ evidente ormai anche a pedoni e automobilisti che il cosiddetto “Piano strategico della ciclabilità” dell’amministrazione Di Pangrazio prevede che le famiglie e i bambini saranno costretti a pedalare nella zona Trenta in mezzo al traffico delle automobili, visto che le piste protette da cordoli sono state illegittimamente distrutte.