Marsica – L’inaugurazione della ferrovia Roma-Sulmona nel 1888 fu un evento di grande importanza per l’Italia perché segno un passo fondamentale nello sviluppo delle infrastrutture di trasporto del paese, contribuendo anche all’unificazione economica e culturale della nazione.
La ferrovia Roma-Sulmona-Pescara è una linea ferroviaria che collega Roma a Pescara attraversando il subappennino laziale e l’appennino abruzzese. L’idea di costruire una ferrovia che seguisse il tracciato dell’antica Via Tiburtina venne formulata per la prima volta, sulla spinta della famiglia Torlonia, dalla società per le Strade Ferrate Meridionali dopo l’unità d’Italia, ma il progetto non ebbe seguito immediato.
Il tratto tra Pescara e Sulmona venne costruito tra il 1871 e il 1873, mentre il tratto tra Sulmona e Roma venne realizzato successivamente, con l’intento di creare la direttrice attualmente esistente. La costruzione del tronco Roma-Sulmona fu particolarmente importante perché permise di collegare Pescara con Roma tramite un percorso di 240 chilometri, circa 100 chilometri in meno rispetto al tracciato che passava per L’Aquila.
L’inaugurazione ufficiale della ferrovia Roma-Sulmona avvenne il 28 luglio 1888. Questo evento rappresentò la conclusione di un lavoro durato circa quattro anni, dal 1884 al 1888. La nuova strada ferrata diede un notevole impulso all’economia del territorio, rompendo un millenario isolamento e favorendo la nascita di nuove attività artigianali nei pressi degli scali più importanti.
La ferrovia giocò un ruolo cruciale anche in occasione del disastroso terremoto che colpì la Marsica il 13 gennaio 1915. La linea ferroviaria fu utilizzata per trasportare aiuti e soccorsi verso le zone colpite, dimostrando ancora una volta la sua importanza strategica per la regione. L’inaugurazione della ferrovia Roma-Sulmona nel 1888 rappresentò un momento fondamentale nella storia dell’infrastruttura ferroviaria italiana, contribuendo allo sviluppo economico e alla connessione tra diverse città e regioni del paese.