Pescasseroli – La “moda” di far volare dei droni per scattare immagini mozzafiato o girare video di grande suggestione ha ormai preso piede da tempo un po’ ovunque. Anche lì dove, in realtà, l’utilizzo di questi strumenti non è consentito come, ad esempio, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’ultimo episodio è stato sottolineato dagli stessi gestori del PNALM che hanno rilevato la recentissima presenza di un drone tra i territori di Pescasseroli e Villavallelonga.
“Nel video insieme agli autori era presente anche un cane che scorrazzava libero e indisturbato in mezzo al paesaggio innevato e che con tutta probabilità era stato portato lassù senza guinzaglio né museruola. Tale situazione, probabilmente “normale” per molte persone, costituisce in realtà una grave violazione alle norme in materia di Accessibilità e Fruizione del Parco” scrivono dal PNALM. Ci sono precise regole per frequentare le aree protette del Parco ma, evidentemente, molti non le conoscono e non le rispettano.
“Per motivi di tutela e conservazione” scrivono dal PNALM “su parte dei sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è categoricamente vietato l’accesso con cane al seguito. Sempre per motivi di tutela e conservazione, l’utilizzo del drone all’interno del Parco, senza preventiva autorizzazione dell’Ente, è vietato ai sensi della legge 394/1991″. Infine, fanno sapere che “a seguito dell’attività d’indagine operata dal Servizio di Sorveglianza dell’Ente, i responsabili di tali violazioni sono stati identificati e sanzionati. L’utilizzo di droni e l’accesso ai sentieri con cani da compagnia sono due attività normate e regolamentate in quasi tutte le aree protette del mondo. Queste regole sono state stabilite sulla base di evidenze scientifiche sul disturbo alla fauna e sul potenziale danno che tali attività possono arrecare agli ecosistemi“.