Tra la fine di aprile e la prima decade di maggio 1928, nell’intera Marsica si cercò di intensificare l’esperienza politica dei suoi militanti, accomunati dal culto della nazione, per ribadire la fedeltà al regime, con il coinvolgimento dell’intera comunità. Del resto, si trattava di mettere un po’ d’ordine in tutti i paesi del circondario, dimostrando al governo centrale unità e fortezza, qualità capaci di affrontare le nuove sfide: «per rinnovare nei tempi moderni lo spirito e la grandezza della romanità» (1).
La prima pagina de «Il Messaggero», con un titolo di apertura informava l’opinione pubblica che i sindacati fascisti dell’agricoltura, sarebbero stati convocati nei giorni 4-5 maggio al «Congresso di Roma». Di conseguenza, all’Aquila, fu indetta una riunione dei segretari dei sindacati nella sede dell’ufficio provinciale sotto la presidenza del segretario Domenico Maitilasso. Ad Avezzano, per successiva convocazione dei rappresentanti, furono invitati «i muratori ed affini per la trattazione degli interessi di categoria in occasione dell’imminente risveglio della ricostruzione». Il segretario Aureli parlò all’assemblea con slancio ed entusiasmo, suscitando l’approvazione degli intervenuti che, come al solito, inneggiarono «al Duce e all’on. Rossoni».
Esaminando altre notizie di cronaca, stampate all’interno del quotidiano, si rileva che il professor Lozzi «vecchia e fedele Camicia Nera», era stato di nuovo chiamato a ricoprire la carica di segretario dall’onorevole Adelchi Serena: «per dirigere la Sezione Fascista di Pereto». Sulla stessa pagina riguardante il piccolo paese posto ai margini della «Piana del Cavaliere», l’annuncio che il podestà Santese aveva portato a termine un importantissimo tratto stradale fino al Castello, suscitò «viva soddisfazione dei cittadini»(2).
Da Pescina, giunsero altre informazioni diffuse dal segretario politico Alfonso Migliori, che aveva fatto pubblicare un importante manifesto, in quanto l’attentato della «Fiera di Milano» aveva diviso di nuovo gli animi dei cittadini: «Questo contiene tutto un programma di pacificazione degli animi, come è intendimento dell’intera cittadinanza, per il benessere del paese, anche se il conseguimento della concordia debba far tacere qualche spirito ribelle, anche se debba costare qualche sacrificio morale e far piegare qualche temperamento troppo rigido. Soltanto così saranno tutelati gli interessi del Comune, solo così sarà servita la causa del Partito della Patria».
Presso Magliano dei Marsi, invece, il direttorio della federazione provinciale fascista dell’Aquila, nominò: «segretario politico di questa Sezione del fascio il prof. Vincenzo Pietrangeli, Regio Direttore Didattico delle nostre scuole. Il prof. Pietrangeli, fascista di vecchia data, porterà in questa nuova carica l’abituale opera fattiva e zelo instancabile. Mentre diamo con vivo compiacimento la notizia, ci è grata l’occasione per rallegrarcene sentitamente con il prof. Pietrangeli» (3).
Anche a Tagliacozzo, su proposta del segretario federale Adelchi Serena, venne ratificata al partito la nomina dei «camerati» membri del direttorio:«Avv. Vincenzo Pietropaolo, Ufficiale di Complemento in congedo, ex combattente decorato, vice Segretario Politico; sig. Domenico Zucchegna, ex combattente decorato, invalido di guerra, Segretario Amministrativo; membri: dott. Mario Celentani, Direttore della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Tagliacozzo, Uff. di Complemento in congedo, volontario di guerra; sig. Pierino Paoluzi, laureando in giurisprudenza, squadrista nella Marcia su Roma; sig.Girolamo Girolami, ex Combattente decorato, squadrista nella Marcia su Roma, Ufficiale della M.V.S.N.».
Nell’ambito ricreativo delle manifestazioni artistiche e religiose, il giornale riportò le fasi salienti della recita promossa dal dopolavoro ferroviario di Avezzano: «Sere orsono, nel grazioso teatro del Dopolavoro Ferroviario, ha avuto luogo l’annunciata rappresentazione della commedia in tre atti di D. Niccodemi, La Maestrina. La vasta sala del teatro era gremita di invitati e di numerose famiglie di ferrovieri. La recita, eseguita dalla filodrammatica del Dopolavoro, sapientemente diretta dai signori Mandelli e Scacchetti, fu quanto di meglio si poteva desiderare, sia per la perfetta esecuzione, sia per l’accurata messa in scena. Tutti gli esecutori, rivelatisi autentici artisti, riscossero gli unanimi applausi dei numerosi intervenuti. La Signorina Mandelli sostenne la parte della maestrina con profondo sentimento rivelandosi padrona della scena, pur calcolandola per la prima volta. Anche tutti gli altri attori, sono stati bravissimi».
A ciò fece eco (sempre ad Avezzano), la notizia della celebrazione annuale della «Festa della Madonna di Pietraquaria». Con una messa solenne, svolta presso la chiesa di S.Giovanni, la «Schola Cantorum eseguì magistralmente la Messa a tre voci dell’Haller».
I festeggiamenti del pomeriggio, furono caratterizzati da una gara ciclistica e un’altra podistica. In serata, suonò a Piazza Risorgimento la banda «Città di Chieti» e, a mezzanotte, spettacoli pirotecnici illuminarono tutta la città (4).
NOTE
- E.Gentile, Il culto del Littorio. La sacralizzazione della politica nell’Italia fascista, Economica Laterza, Bari 2001, p.39. Lo storico, attraverso un’acuta analisi della documentazione, ben intuisce le problematiche del periodo l’ideologia del regime, che in questo momento si riscontrava negli atteggiamenti dei fascisti marsicani.
- Il Messaggero, Anno 50° – N.100 – Venerdì, 27 Aprile 1928, p.6, Cronaca degli Abruzzi, Marche e Molise, Da Pereto. Nella Sezione Fascista.
- Ivi, Anno 50° – N.103 – Martedì, 1° Maggio 1928, p.6, Cronaca degli Abruzzi, Marche e Molise, Da Pescina. Per la ricostruzione del Fascio; Da Magliano dei Marsi. Il nuovo Segretario Politico.
- Ivi, Anno 50° – N.104 – Mercoledì, 2 Maggio 1928, p.6, Cronaca degli Abruzzi, Marche e Molise, Da Tagliacozzo. Il Direttorio del Fascio; Corriere di Avezzano. Recita al Dopolavoro Ferroviario.