A Linea Verde la storia di Trasacco raccontata dai trasaccani e con la voce di Corrado Oddi a rendere tutto più fiabesco

Trasacco – Trasacco, dal latino “Transaquas” (al di là delle acque), è uno dei borghi più suggestivi della Marsica, ricco di storia, monumenti e tradizioni, che Rai 1, nel suo programma Linea Verde, ha deciso di raccontare proprio attraverso le voci degli abitanti del posto: ad aprire il servizio la profonda voce di Corrado Oddi, attore e regista avezzanese, che ha letto nel dialetto trasaccano alcuni passi descrittivi del borgo, donando quell’atmosfera fiabesca ricca di ricordi e affetto.

L’inviato Giuseppe Calabrese, detto Peppone, ha intervistato diverse personalità del luogo, partendo dal professor Vincenzo Corsi, storico che ha dedicato gran parte della sua carriera a studiare, fotografare, disegnare il suo amato paese: “Trasacco mi ha dato tanto e la rispetto, la amo a tal punto da conoscere ogni singola pietra”, commenta così lo storico, affascinato dall’immane bellezza che il suo borgo offre.

Il professor Corsi ha raccontato la storia dei diversi monumenti rappresentativi di Trasacco, partendo dalla Basilica dei Santi Rufino e Cesidio, ancora oggi oggetto di molti studi per i tesori che contiene, come il lettorino (che faceva parte di un ambone), il sarcofago dell’altare, il fonte battesimale e le lastre tombali, murate nelle pareti, risalenti ad un monumento funebre della famiglia dei Titegi. Le origini della Basilica, secondo la tradizione, risalgono al 237, quando il Pontefice Cipriano inviò in questi territori, a predicare la nuova religione, il vescovo Rufino e il prete Cesidio: ogni anno, il 31 agosto, Trasacco celebra i suoi Santi patroni con una grande festa, conosciuta in tutto il territorio marsicano.

Lo storico Corsi si è poi concentrato sulla maestosa Torre, dalle origini incerte, utilizzata, secondo alcuni studiosi, anche come faro quando ancora era presente il lago del Fucino: una costruzione particolare che presenta diversi stili architettonici, con la parte bassa più antica, la parte centrale formata da blocchetti squadrati e la parte finale, a differenza dell’intero blocco quadrato, a forma circolare. Il conduttore Peppone ha poi incontrato Luca Luciani, giovane fabbro di Trasacco, che dona nuova vita ad oggetti non più utilizzabili: un artigianato alternativo che ha messo in risalto il grande lavoro degli artigiani ancora presenti sul territorio, dai contadini agli allevatori, che continuano a portare avanti tradizioni che man mano stanno scomparendo.

Sul finale, sono le signore Anna Angela Bellotta e Annamaria a raccontare le tradizioni gastronomiche tipiche di Trasacco: dinanzi ad un’appetitosa tavola imbandita, hanno spiegato i piatti tipici pasquali, dalla pizza dolce di Pasqua, alla frittata con la nipitella (erba aromatica che cresce spontaneamente), dalla coratella di agnello in agrodolce al capretto uova e limone, il tutto accompagnato da un buon vino rosso paesano e la simpatia delle due donne.

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