Avezzano – Una forza della natura, una ragazza piena di vitalità ed ottimismo, un uragano di amore e sensibilità: questa era Chiara Ambrosi, giovane 27enne di Avezzano, portata via questa mattina da una malattia crudele e spietata che, dopo 2 anni di calvario, ha purtroppo avuto la meglio.
Nel giugno del 2020 a Chiara venne diagnosticata una forma di leucemia acuta diffusa che però, a detta degli esperti, poteva essere sconfitta: subito i cicli di chemioterapia a Pescara, i capelli che cadevano, il sorriso che però non si spegneva mai e, a chiunque glielo domandasse, Chiara rispondeva di essere forte e di voler lottare per la vita.
Dopo numerose visite ed accertamenti finalmente il trapianto del midollo che sembrava aver dato esiti positivi: una tranquillità solo apparente perché, a distanza di 2 mesi dal trapianto, il fantasma della malattia era tornato a fare capolino nella vita di Chiara come uno tsunami che spazza via tutte le certezze costruite.
E allora di nuovo le corse in ospedale, tra Pescara e Milano, per cercare di sconfiggere una volta per tutte quel mostro insediatosi nel corpo della dolce Chiara: a dicembre 2021 il covid aveva messo a dura prova il sistema immunitario della giovane e ad aprile 2022 numerose complicanze l’avevano costretta a rimanere per giorni in rianimazione.
Questa mattina Chiara è volata in cielo, la malattia non ha voluto permettere a questa giovane anima pura di continuare a sorridere: “Ogni volta che la sentivo, nonostante avesse quel brutto male, lei riusciva ad essere positiva, infondeva forza e coraggio, lei voleva farcela”, ci racconta una compagna dell’Università di Giurisprudenza.
Una vita fatta di poche discese e un milione di salite, sempre a testa alta, con la dignità di chi sa davvero cosa significhi il dolore e lo rispetta, cercando di combatterlo con la determinazione ed il sorriso, circondata dall’affetto della famiglia e della madre Giuseppina, donna di animo dolce e comprensivo, sempre accanto alla sua Chiara: “Ce la metto tutta”, aveva scritto Chiara qualche settimana fa ma, contro un mostro di questa portata, nulla è bastato.
Lunedì 23 maggio, alle ore 15.30, nella chiesa di San Giovanni, ci sarà l’ultimo saluto a Chiara, ragazza di una dolcezza indescrivibile, sempre rispettosa delle vite altrui, che con gli occhi grandi guardava il cielo e scriveva i pensieri su un quaderno, così che le sue emozioni potessero sopravvivere in eterno: “Ciao Chiara, sei stata una guerriera, fino alla fine, ora riposati”.