«Svilita e calpestata la massima Assise Istituzionale cittadina. Aumentano tasse e costi, ma non i servizi. Amministrazione bocciata sia nel metodo che nel merito.»
Tiziano Iulianella, Gianni Parisse, Mirco Mazzocchetti e Alfonsino Scamolla,
Pescina – «Nella giornata di ieri abbiamo assistito ad una delle pagine più brutte della storia Istituzionale cittadina, dove il Consiglio Comunale si è riunito per discutere alcuni dei documenti di programmazione e di bilancio fondamentali per la nostra comunità.» Inizia con toni tutt’altro che concilianti il comunicato stampa diffuso dai consiglieri comunali dell’opposizione del comune di Pescina.
Tiziano Iulianella, Gianni Parisse, Mirco Mazzocchetti e Alfonsino Scamolla, firmano una nota in cui affermano che, dopo aver ricevuto gli atti del Documento Unico di Programmazione (DUP), si sono accorti che i dati, le cifre e i contenuti erano palesemente sbagliati perché riferiti ad altre annualità.
«Dopo aver sollevato il problema, abbiamo suggerito di aggiornare la seduta con il Documento corretto. Un modo per poter recuperare all’errore, rispettando le regole che fissano un tempo congruo per la visione dei documenti, affinché il mandato consiliare affidatoci possa essere effettivamente svolto in modo serio, completo e consapevole.»
I consiglieri di minoranza, riferiscono nella nota. «Anziché raccogliere l’invito, la maggioranza, con disprezzo delle Regole, ha forzato la mano mettendo al voto un DUP palesemente illegittimo nel metodo e nei contenuti. Ma non è finita qui! Dopo esserci allontanati per non partecipare al voto, la maggioranza ha tentato goffamente di non aprire la discussione generale.» L’accusa rivolta dall’opposizione alla maggioranza sarebbe quella di un tentativo, andato a vuoto, di bloccare il confronto democratico sul Bilancio di previsione 2022-2024.
«Non volevano permetterci di esprimere il nostro voto sul documento contabile, con argomentazioni risibili per le quali, siccome non abbiamo partecipato al voto sul DUP (frutto probabilmente di un copia e incolla mal riuscito), non potevamo esprimerci sul Bilancio di previsione. Tentativo ovviamente fallito di calpestare le principali regole della democrazia rappresentativa, nonché i diritti e le prerogative del Consiglieri.» «A distanza di 22 mesi dall’insediamento della nuova Giunta comunale – chiosano i Consiglieri comunali del gruppo di opposizione – chiediamo all’amministrazione un cambio di passo per la realizzazione del loro programma di mandato.»
Secondo quanto riportato dal comunicato stampa del Gruppo consiliare Libertà è Azione, il Bilancio di previsione 2022-2024, che segnerà l’azione amministrativa della maggioranza per i prossimi anni, andrebbe verso un aumento del gettito IRPEF che disattenderebbe l’impegno annunciato in campagna elettorale di riduzione della tassa, la quale, al contrario, per effetto dell’applicazione dei nuovi scaglioni di reddito, secondo la minoranza, aumenterà la pressione fiscale per alcune categorie.
Aumenterebbe inoltre la Tassa sui rifiuti. A tutti i titolari di utenze, domestiche e non, verrebbe chiesto di sostenere economicamente l’aumento dei costi, per un totale di 10.000,00 euro Aumenterebbero anche i costi degli Organi istituzionali dell’Amministrazione, i così detti costi della politica, secondo una stima che la minoranza fissa intorno ai 10 mila euro in più rispetto al 2020, tra indennità e rimborsi. «L’utilizzo del fondo comunale creato con il taglio del 30% delle indennità degli Amministratori, per sostenere le famiglie che scontano gli effetti nefasti della crisi economica, è ormai un lontano ricordo.»
«A seguito dei rincari dei prezzi dell’energia, che sconterà effetti negativi stimati sul Bilancio 2022 per circa 170 mila euro, – spiegano i Consiglieri comunali – ciò che ci lascia perplessi è la mancanza di visione di questa amministrazione che nulla prevede per contrastare gli aumenti, specialmente sull’energia elettrica per la pubblica illuminazione che rappresenta il costo più rilevante, attraverso investimenti mirati che puntano all’efficientamento energetico della rete, così da poter abbattere spese improduttive da poter impiegare su altri settori come il sociale.» Sul tema dei lavori pubblici la minoranza ha fatto sapere che si riserva di esprimere giudizi non appena sarà messa nelle condizioni di valutare qualche atto o fatto messo in campo dall’amministrazione.