Mozione di solidarietà del consiglio comunale di Celano per le minacce al consigliere Cotturone

Il sindaco Santilli: "atto deprecabile da condannare fermamente"
Mozione di solidarietà del consiglio comunale di Celano per le minacce al consigliere Cotturone
Mozione di solidarietà del consiglio comunale di Celano per le minacce al consigliere Cotturone

Celano – È stata approvata, con una sola astensione, dal Consiglio comunale riunitosi lunedì, la mozione di solidarietà al Consigliere Calvino Cotturone per le minacce di morte ricevute nelle scorse settimane. La risposta alla mozione è stata illustrata ampiamente dal Sindaco Settimio Santilli che al termine dell’intervento ha chiesto che alla stessa venissero allegate le copie dei relativi articoli di stampa e depositati agli atti del consiglio comunale. Inoltre, il Sindaco ha depositato anche le copie delle denunce riguardanti i furti di cui è stato vittima nel 2017.

“Nella maniera più assoluta e ferma – scrive il Sindaco Santilli nella mozione – condanniamo le minacce subite dal collega Cotturone, esprimendogli la massima solidarietà e sostegno morale nonostante si sia lontani anni luce, sia dagli ideali politici, sia da quelli di vita dello stesso, ritenendo che in determinate occasioni bisogna azzerare queste distanze e le diversità di vedute. In egual modo esprimiamo sostegno all’autorità giudiziaria, augurandoci che quanto prima si arrivi alla verità e a far luce su quanto accaduto, che si riverbera fisiologicamente sulla vita quotidiana non solo di chi subisce certi vili accadimenti, ma anche sul nucleo familiare del medesimo. Ovviamente spetterà agli organi inquirenti appurare la verità; se siano legate queste minacce a un movente riferibile alla sfera privata o piuttosto a un movente riconducibile a vicende politiche, ovvero di rappresentante istituzionale; questo infatti sarebbe ancora più grave e deplorevole”.

“Tuttavia – aggiunge il Sindaco – è d’obbligo fare delle precisazioni senza alcuna vena polemica. Ci saremmo aspettati dai colleghi Angela Marcanio e Vincenzo Torrelli, che così come hanno presentato una proposta di mozione dell’attuale segretario locale del PD, e forse sostenendola giustamente potrebbero dar vita a un nuovo gruppo consiliare, che una stessa mozione di solidarietà fosse stata presentata verso tutti coloro che hanno subito il linciaggio mediatico a seguito degli avvenimenti del 21 febbraio 2021; sarebbe stato un segnale di maturità verso l’intero consiglio comunale e la cittadinanza; questa cosa non è mai avvenuta e a questo punto dopo oltre un anno dubito che mai avverrà. “Mi si invita sulla stampa inoltre, – ha continuato il Sindaco – a fornire sulla nota vicenda “Acqua fresca” chiarimenti in consiglio comunale, ma i processi si fanno in tribunale e non sui social o sui giornali e nemmeno in sala consiliare con dei sommi giudizi o peggio provocazioni continue. In tribunale sì fino al terzo grado di giudizio, sapremo la vera verità e lì saremo giudicati, ma nel frattempo a nessuno auguriamo di vivere mai quanto vissuto da chi ha subito la violenza morale, mentale, professionale, imprenditoriale e fisica della vicenda “Acqua fresca” che ogni qualvolta se ne parli in consiglio comunale sembra sia stata quasi scatenata da estranei. È un fatto indiscutibile chi l’abbia scatenata, come lo è anche allo stesso modo chi l’ha subita e la continuerà a subire a vita.” “Siamo semplicemente diversi – ha stigmatizzato il Sindaco nel suo intervento – ma questo non vuol dire che io sia meglio di voi o viceversa, menomale che lo siamo, perché è il sale della democrazia.  Così come siamo diversi dai vertici regionali, provinciali e locali del PD che sono garantisti con i propri iscritti, e giustizialisti e forcaioli quando si tratta dell’avversario che loro però considerano sempre come un nemico da distruggere in tutti i contesti, siano questi lavorativi, personali che politici. Da questi infatti, non ricevetti alcun messaggio pubblico di solidarietà, allorché nel 2017 a distanza di pochi mesi, precisamente il 18 febbraio e poi ancora il 10 aprile subii personalmente due furti nella mia abitazione; e allora ci piacerebbe sapere come giudicano certi episodi quando a subirli è stato il Sindaco di Celano, prima ancora che Settimio Santilli. Non furono forse anche quelli atti intimidatori da condannare? Come li si considera? O si ha la memoria troppo corta? O peggio, finché tocca a loro non ci riguarda? Non fu proferita mezza parola di sostegno e di vicinanza da parte di chi ora la pretende per un suo iscritto e pubblicamente!”

” Questo dimostra semplicemente ciò che appunto ci rende diversi. Addirittura per un altro episodio becero e vigliacco che ha riguardato un’altra persona di Celano e che io condanno fermamente in egual modo esprimendo la solidarietà massima verso chi lo ha subito, sugli organi di stampa il 5 luglio scorso si è quasi velatamente fatto intendere che questo fosse legato alle note vicende dell’operazione “acqua fresca”. “Allo stesso modo – scrive ancora il Sindaco Santilli – sembra far trapelare e sviare un articolo di stampa di qualche giorno prima, il 3 luglio riferito all’episodio del consigliere Cotturone, che quanto da egli subito potesse essere legato alle conseguenze della sua denuncia che ha portato alla stessa inchiesta, ovvero come una sorta di ritorsione di uno dei 52 indagati, verso i quali esprimiamo la più assoluta solidarietà. Siamo al delirio più totale delle allusioni per quanto ci riguarda, alla alimentazione continua del sospetto per una ricerca spasmodica della distruzione dell’immagine della persona, che fa trasparire solo odio, e che noi ci auguriamo termini al più presto per il bene della città e delle persone.” Nel ribadire, ha concluso il Sindaco, la più ampia solidarietà a Cotturone, penso che la politica debba tornare a parlare solo delle soluzioni ai problemi dei cittadini riappropriandosi pienamente del suo ruolo e condannando ogni azione che possa minacciare chi la rappresenta nella piena legittimità delle diversità di vedute”.

Comunicato stampa Comune di Celano

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