Abruzzo – Si chiamavano Luca Iani e Marco Paccosi i due alpinisti che hanno perso la vita durante una scalata sul Gran Sasso due giorni fa. Nella giornata di ieri gli uomini del Soccorso Alpino hanno recuperato i corpi delle due vittime, finiti in un canalone dopo un volo di 200 metri.
Fin da subito si è cercato di capire le cause che avrebbero portato alla morte dei due alpinisti, persone preparate ed esperte di montagna. In prima istanza si era pensato a un improvviso mutamento delle condizioni meteo. Durante un’intervista rilasciata oggi al TGR Abruzzo, invece, Giampiero Di Federico, una delle più importanti guide alpine abruzzesi e italiane, ha dato un’altra spiegazione.
“Probabilmente” spiega Di Federico “uno di loro è caduto e, volando, ha divelto due chiodi e ha portato giù anche il compagno: hanno fatto 200 metri di caduta“. L’incidente sul Gran Sasso, secondo l’analisi dello scalatore abruzzese, sarebbe avvenuto durante la salita causato dal cedimento dei chiodi della via ferrata di pizzo Intermesoli che Iani e Paccosi stavano percorrendo.
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