Oggi, sabato 8 ottobre 2022, si conclude alle ore 19:30, presso la sala conferenze del Seminario Vescovile ad Avezzano, il primo Convegno indetto dalla Diocesi dei Marsi titolato “Marsica Medievale e Moderna”: territorio, persone, economie, poteri. L’appuntamento culturale nelle due giornate del 7-8 ottobre, incentrato su conferenze di storia locale, ha aperto alla fine una discussione con il pubblico presente affinché tutti possano essere coinvolti nella ricostruzione di eventi vissuti dall’intera comunità dei Marsi con pensieri, consigli, riflessioni o racconti esperenziali.
Un intreccio di storie individuali e collettive ricostruito da esperti tramite la consultazione del fornito archivio storico diocesano ma anche tramite la percezione della gente comune che ha vissuto eventi che restano nella memoria di ognuno: il terremoto, le guerre mondiali, il passaggio da un’economia lacustre ad un’economia agraria, i cambiamenti climatici, le lotte agrarie e la ricerca del benessere materiale, la fede e il culto dei Santi Patroni, la rivoluzione culturale e l’avvento della tecnologia, l’apertura del locale al villaggio globale. Una rassegna, questa, che ha voluto offrire la chiave di lettura della contemporaneità tramite la ricostruzione del vissuto marsicano dal medioevo all’età moderna. Storie nella storia hanno portato alla luce, passo dopo passo, le radici del nostro presente.
L’archivio diocesano, fonte preziosa di documenti ed informazioni, utilizzate dai relatori, non racconta solo la storia ufficiale, ma raccoglie anche i ricordi della gente comune, che quella parte di storia l’ha vissuta in prima persona: i testimoni. Per vivere il presente con consapevolezza, per scoprire le cause di avvenimenti che riguardano i nostri giorni ed essere cittadini del mondo è necessario conoscere la Storia, più che mai “maestra di vita”, ascoltando i testimoni che ancora sono in vita, ricordando quanto male ha saputo commettere l’uomo e nello stesso tempo quanto bene alcuni hanno compiuto. Insieme ai fatti si racconta la bellezza dei nostri luoghi sacri e profani: La chiesa di Santa Maria in Magliano, l’antifonario diurno di Trasacco, la pittura nella Marsica dal quattrocento al seicento. Come dice Umberto Eco: “la bellezza non è mai stata, nei secoli, un valore assoluto. Fisica o divina, è stata di volta in volta armonica o dionisiaca, associata alla mostruosità del Medioevo e all’equilibrio nel Rinascimento, sino a farsi artificio e citazione nel novecento”.
Dal convegno, in ultima analisi, deve scaturire, a mio avviso, un intento politico, capace di coinvolgere le nuove generazioni, tramite incontri con le scuole del territorio, e sensibilizzare i giovani alla storia partendo dal vissuto nel territorio.
Nella conoscenza del passato, infatti, l’uomo assume una nuova consapevolezza della dignità del suo essere per riaffermare i basilari valori del vivere civile: la libertà, l’onestà, la solidarietà umana ed economica.