Avezzano – Passa il tempo, passano i mesi e gli anni, ma gli attimi vissuti e condivisi insieme restano eterni e gli amici di Gianmarco Degni, uno dei 4 escursionisti che perse la vita travolto da una valanga sul Velino nel gennaio 2021, incarnano a pieno il valore più puro ed immortale dell’amicizia e dell’unione, nonostante l’incolmabile distanza tra cielo e terra.
Nel pomeriggio di ieri, presso la Cattedrale di Avezzano, si è celebrata, nel giorno del suo 27esimo compleanno, una messa per Gianmarco, alla quale hanno partecipato in moltissimi, amici, familiari, conoscenti o semplicemente marsicani, per ricordare quell’anima dolce volata in cielo troppo presto.
Dopo la Santa Messa, intorno alle 22.00, amici e familiari si sono riuniti poi presso il campo sportivo di Forme, luogo (purtroppo) simbolo di quell’interminabile mese di ricerce disperate, dove era appunto posizionato il campo base, per celebrare Gianmarco nel giorno del suo compleanno: a fare da sfondo alle lanterne fatte volare in aria e ai palloncini a forma di 2 e 7, lo striscione da un anno e mezzo appeso alla rete del campo, affisso dagli stessi amici della comitiva storica nel ricordo di Gianmarco e Valeria Mella.
Amici e familiari stretti in un abbraccio virtuale con il cielo, con le lanterne rosse lanciate in aria affinché il loro augurio arrivasse più in alto possibile, abbattendo qualsiasi barriera reale: un gesto per comunicare a Gianmarco la loro costante presenza, la loro amicizia eterna che nulla può minare, neanche la morte.
Quelle lanterne lanciate dentro al campo dove atterravano gli elicotteri nei giorni di ricerca dei 4 escursionisti dispersi nel gennaio 2021, i palloncini con i numeri 2 e 7 (gli anni che avrebbe compiuto ieri) appesi sopra lo striscione affisso sulle rete, gli abbracci, gli occhi lucidi, il dolore composto che si materializza in un affetto senza eguali, dice molto su chi era il giovane Gianmarco, presente nel cuore di chi lo ha conosciuto con una potenza tale da diventare immortale.
Gli amici sempre uniti nel ricordo del giovane avezzanese, presenti in ogni occasione, che con piccoli gesti riescono a far trasparire tutto il loro amore verso un amico che, pur non essendo più sulla terra fisicamente, continua e continuerà a vivere dentro di loro e in mezzo a loro per sempre.