Una storia di rivalsa e coraggio quella del giovane Matteo Martellone, 24enne originario di Ortucchio, piccolo paese della Marsica, sordo all’età di 3 anni dopo una sospetta meningite: ipoacusia neuro sensoriale bilaterale profonda maggiore di 120 decibel, questa la diagnosi, parole così complicate che sono nel pronunciarle si comprende la gravità della sua sordità.
Ma tutto ciò non ha impedito a Matteo di farsi strada e lottare per i suoi sogni, grazie anche all’aiuto della tecnologia che, attraverso un impianto cocleare, gli ha permesso di riconquistare poco a poco l’udito: a luglio scorso si è laureato in Giurisprudenza ed oggi sta svolgendo il praticantato presso uno studio legale di Avezzano, con l’obiettivo di diventare un magistrato.
“Devo tutto alla mia famiglia che ha sempre creduto in me, anche quando io stesso non lo facevo”, racconta Matteo che è riuscito a superare i momenti più bui grazie alla presenza costante di mamma Monica, papà Marco e di sua sorella Desiree.
Nell’intervista Matteo racconta di quanto gli anni dell’adolescenza siano stati per lui molto complicati, soprattutto per la poca empatia ricevuta da coloro che erano attorno a lui: “Ora sono più forte, ho più consapevolezza, non mi vergogno più della mia disabilità”, dice il giovane neo laureato, che spera di essere un esempio per tanti giovani che, come lui, vivono o hanno vissuto una situazione di disagio sociale.
Reporter Manuel Conti