Vent’anni fa la strage di 27 bambini e la maestra periti sotto il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia

Si celebrano oggi, 31 Ottobre, i 20 anni della strage avvenuta nella scuola primaria “Francesco Jovine” di San Giuliano di Puglia il cui crollo, causato da una scossa di terremoto, provocò la morte di 27 bambini e di una maestra. I loro nomi: Antonio, Antonella, Michela, Maria, Melissa, Sergio, Antonio, Maria, Lorenzo, Luca, Paolo, Valentina, Domenico, Morena, Gianni, Giovanna, Luigi Occhionero, Luigi Petacciato, Maria Celeste, Raffaele, Valentina, Gianmaria, Luca, Giovanna, Costanza, Martina, Umberto e la maestra Carmela.

Il 31 Ottobre del 2002 era un mercoledì. Alle ore 11.32 i bambini erano in classe quando, a causa di un sisma, la struttura della scuola venne giù in pochi secondi. Un’intera classe, quella del 1996, è stata annientata in un battito d’ali. L’edificio scolastico era stato ristrutturato da poco, senza però che venissero seguite le normative antisismiche e senza essere sottoposto a collaudo.

Nel processo di primo grado, il PM disse: “Se è vero che il sisma fu l’evento scatenante della tragedia, è anche vero che, se le norme fossero state rispettate quando si decise di sopraelevare l’istituto scolastico, quella scossa da sola non sarebbe bastata a far crollare l’edificio, e prova ne sia che nel resto del paese ci furono crolli e danni anche gravi a case e palazzine, ma nessun edificio implose come la scuola, fino a polverizzarsi“. In primo grado gli imputati furono assolti, in appello condannati con conferma in Cassazione: pene da 2 a 7 anni per sindaco, che perse una figlia nel crollo, e tecnico comunale, costruttori e progettisti.

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