Pescina – L’Amministrazione comunale di Pescina, guidata dal Sindaco Mirko Zauri, ribadisce come il suo dossier “La Cultura non Spopola”, presentato per la Capitale della Cultura 2025, risulta in linea con la solenne “Dichiarazione dell’Aquila“, assunta dal gruppo ECR, del Comitato europeo delle Regioni, guidato dal Presidente Marco Marsilio. In tal senso l’intera “Citta di Silone e Mazzarino ” plaude a questa iniziativa di governo, a vari livelli, per far uscire tutte le nostre aree interne “dal cono d’ombra” di decenni di politiche generiche e dispersive sulle realtà, che costituiscono non solo la spina dorsale geografica del Paese, ma anche quelle più in sofferenza su tutti i parametri socio – economici della vita dei cittadini.
L’Assemblea del 10 novembre us, nel Capoluogo abruzzese ha dimostrato come in tutta Europa queste realtà si somiglino, per la loro carenza di servizi ed infrastrutture primarie, che spesso generano una spirale perversa di “desertificazione ” del tessuto socio- produttivo e di un progressivo, ma inarrestabile trend allo spopolamento d’aree montane, con l’emigrazione di interi nuclei familiari ed in particolare dei giovani. Tutto questo appare tendenziale e poi viene moltiplicato con gli eventi di calamità naturali, che purtroppo vi sono ricorrenti, a partire da quelli sismici del 2009 a L’Aquila ed il suo cratere e del 2016 nell’ intero Centro Italia, senza dimenticare quelli storici come il disastroso terremoto del 1915, che distrusse la Marsica, con oltre 30mila morti. In realtà lo stesso dissesto idrogeologico, favorisce anche il ripetersi di altre calamità naturali più frequenti, come alluvioni ed incendi, che mettono a rischio territori dalle grandi valenze paesaggistiche, con tanti Parchi regionali e nazionali, che sono il prezioso vettore per un turismo eco-sostenibile, all’avanguardia in Italia ed in Europa. In tal senso, la Città di Pescina, condivide pienamente l’obiettivo che la Ue si doti prontamente di una legislazione unica ed incisiva su tutti questi interventi regionali specifici previsti per le aree interne (con bonus per il trasferimento delle residenze e per la nascita dei propri figli), assicurandone equità e risorse aggiuntive, anche costituendo una specifica Agenzia per la Coesione Territoriale.
Quest’ ultima deve cosi superare gli stessi limiti della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), che va ripensata ed integrata come ha fatto opportunamente proprio la Regione Abruzzo, (con il suo Assessore uscente, Guido Quintino Liris), con le nuove aree marginali, che erano restate escluse dalla normativa nazionale. Quindi in conclusione un grande plauso per questa forte e determinata azione politica, che dall’Europa, deve coinvolgere tutti i livelli istituzionali nazionali e regionali, facendo però assumere ai comuni un ruolo più incisivo, perché più vicini alle necessità ed alle domande dei cittadini, sia in caso di eventi calamitosi, ma ancor più nella gestione ordinaria dei servizi primari, che comprende anche risorse essenziali come la promozione dei beni culturali e del turismo.
Questi in particolare vanno declinati nei vari ambiti come quello esperienziale e di ritorno e sempre più inseriti nel quadro nazionale ed internazionale, dopo la nascita di nuovi soggetti come il prezioso “Parco Letterario Ignazio Silone“. Forse opportunamente nella stessa “cabina di regia”, inter istituzionale va rimodulata tutta la scala delle priorità, con un punteggio aggiuntivo per le disagiate aree interne, utilizzando altresì i fondi straordinari stanziati nel PNRR. Tante “Buone Prassi“, integrate e ad alta efficienza ed innovazione, per favorire un a migliore sinergia tra l’intervento pubblico e quello privato imprenditoriale e sociale, capace di generare un lavoro più “dignitoso e sicuro”, specie per le nuove generazioni.