Avezzano – La Compagnia Carabinieri ha coordinato i dipendenti reparti per l’attuazione di due distinti provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, raggiunti da condanne definitive inflitte dalla Magistratura.
Nella prima operazione, avvenuta nella serata di ieri da parte dei Carabinieri della Stazione di Avezzano, i militari hanno eseguito l’ordine di esecuzione della pena nei confronti di un 37enne, domiciliato in città, giudicato in via definitiva alla pena di anni 2 e mesi 8 per atti persecutori.
Il condannato, già sottoposto ad una misura cautelare per gli stessi fatti giudicati, è stato raggiunto dai militari dell’Arma e disposto al diverso regime della detenzione domiciliare, dovendo scontare la condanna definitiva, recentemente inflitta dal Tribunale di Urbino, dopo la formula del patteggiamento.
L’ordine di ammissione alla detenzione domiciliare è arrivato dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Urbino. Provincia, quest’ultima, dove il 37enne, tra il 2020 e il 2021, si è reso responsabile dei reati di atti persecutori, minacce, tentata estorsione, diffamazione e molestie nei confronti di una giovane connazionale.
L’uomo dovrà scontare la pena reclusione prevista, cui si aggiunge una consistente multa pecuniaria. Dovrà così permanere in casa e attenersi alle stringenti prescrizioni.
Agli stessi carabinieri che hanno eseguito il provvedimento è demandato l’incarico di vigilare sulla regolarità della pena detentiva.
Nella seconda attività, condotta da Nucleo Operativo della Compagnia, è stato eseguito l’ordine di carcerazione nei confronti di un 40enne, rintracciato in città, condannato per vicende di spaccio continuato di stupefacenti nell’ambito del territorio marsicano, i cui fatti, risalenti al 2019, furono accertati e deferiti all’A.G. avezzanese dagli stessi carabinieri.
L’ordine di restrizione è pervenuto dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Avezzano. Il 40enne dovrà scontare la pena a poco più di 4 anni di reclusione presso il carcere di Lanciano in provincia di Chieti, dove è stato condotto dopo le formalità dell’arresto.