Abruzzo – “Avevo sollevato già in altre occasioni il tema di una politica di sostegno all’economia delle ‘Terre alte’ e al sistema turistico invernale. L’ultima volta, ne ho parlato qualche giorno fa in Commissione Bilancio alla presenza dell’assessore Liris (il quale, peggio di prima, adesso che è senatore ha fatto finta di non sentire e non ha risposto). Adesso che l’allarme è stato posto dall’Emilia Romagna con una richiesta urgente al Ministro Santanchè, l’Abruzzo si accorge dell’emergenza in atto e si accoda. Eppure basta vivere in Abruzzo, accorgersi del clima anomalo, conoscere l’economia montana e il sistema turistico invernale per muoversi per tempo. Questo è il dovere di un amministratore pubblico”.
Lo scrive il consigliere regionale PD, Pierpaolo Pietrucci, e continua: “Sono anni che i gestori delle stazioni sciistiche soffrono il mancato innevamento, le trasformazioni stagionali, l’innalzamento delle temperature, il calo di utenti. In queste occasioni si sforzano di offrire soluzioni alternative che, oltre lo sci, consentano passeggiate, svaghi, appuntamenti e servizi originali per chi ha prenotato le vacanze in quota. Con passione e intelligenza, poi, molti di loro stanno anche ri-orientando verso i periodi estivi molte attività turistiche e lo stesso funzionamento degli impianti, sfruttandoli per portare in quota persone a passeggiare o appassionati di mountain bike, o valorizzando il turismo equestre, gli sport estremi, l’alpinismo, il trekking, l’intrattenimento culturale, artigianale e artistico nei Borghi.
E tuttavia proprio per conservare il presidio e le attività in montagna (e anche per favorire questa transizione verso la multi-stagionalità del nostro turismo) bisogna adesso sostenere gli sforzi dei Comuni e dei gestori con interventi finanziari diretti o rateizzazione dei mutui per impedire il tracollo di molte attività. Questo chiedo all’attuale Giunta regionale”.
“Nel passato – lo fece la precedente Giunta – si fecero interventi corposi i fondi del Masterplan o recuperando risorse (furono 2,5 milioni di euro) per riqualificare la rete sentieristica e dei Rifugi sul Gran Sasso. Oggi non solo non si fa niente, ma si mostra una vergognosa indifferenza verso i problemi: valga per tutto il mancato rimborso alla società Monte Magnola del battipista durante la tragedia del Velino o la situazione vergognosa in cui versa la stazione di Prati di Tivo costretta a chiudere in inverno e spesso anche in estate, nonostante le potenzialità del luogo”, conclude Pietrucci.
Fonte: Consiglio Regionale dell'Abruzzo