Abruzzo – Il Presidente Marco Marsilio di nuovo nella Marsica, ieri pomeriggio, 11 gennaio, per una visita istituzionale a Bisegna, Ortona dei Marsi e Collarmele. Centri montani diversi con un unico denominatore: marginalizzazione e rischio spopolamento dove però è tangibile la voglia di creare favorevoli condizioni economiche, di lavoro e sviluppo.
“Si tratta di comunità piccole ma molto vive dove è forte il senso di appartenenza – ha commentato Marsilio – Ho visto con piacere tanti progetti di entità associativa legate al turismo sostenibile e alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio che stanno ridando vita a questi centri montani ed ho avuto anche il piacere di riscontrare che la nostra legge regionale sullo spopolamento sta dando i primi risultati. In Comuni di poche centinaia di abitanti si sono trasferite in un solo anno diverse famiglie. Un fatto significativo per frenare la tendenza al calo demografico e allo spopolamento, in cui chi aveva una casa ha deciso di tornare, di ristrutturarla oppure acquistarla potendo contare su questo sostegno economico. Ci sono persone ancora attratte dalla montagna e dalla possibilità di trovarvi un lavoro con interessanti prospettive di sviluppo.
Quindi andremo avanti con questi finanziamenti ma è chiaro che non basterà. In favore di questi centri minori abbiamo esteso la strategia nazionale delle aree interne a due nuove aree poiché ritenevamo fossero state esclusi troppi territori, veicolando nuove risorse per fare investimenti, per nuovi progetti, per portare servizi e attività. Continueremo così a mostrare la massima attenzione possibile come amministrazione regionale su tutto il territorio, non ultime le località più piccole e marginali che sono il cuore vivo della nostra regione”.
Durante la visita a Collarmele, come viene riportato in una nota diffusa dagli amministratori del Comune marsicano, “il sindaco Tonino Mostacci, a nome di tutta l’amministrazione e della cittadinanza, ha tracciato un quadro dello stato dell’arte, delle criticità e delle prospettive del nostro territorio. A conclusione, è parso necessario un passaggio presso la chiesa della Madonna delle Grazie per illustrare la facciata in maioliche, gli affreschi e gli altari lignei cinque-seicenteschi custoditi al suo interno. Si tratta di uno scrigno rinascimentale ferito dal sisma del 2009, su cui si impernia la programmazione futura relativa alla valorizzazione del centro storico di Collarmele, prossimo ai lavori di consolidamento strutturale in programma per questo 2023“.