Il Nuovo Sindacato Carabinieri in audizione al consiglio comunale di L’Aquila sul tema “Disagio giovanile e Movida”, portando la voce reale dei Carabinieri che sono impegnati come parte sociale attiva nel tessuto cittadino nelle loro attività quotidiane.
“Qualsiasi attività di lotta per la inclusione sociale e l’eliminazione dei fattori di marginalità deve essere frutto di unità nelle varie componenti e deve essere accompagnata da un’attenzione circa la sicurezza delle Forze dell’Ordine che ne sono attori protagonisti” ribadisce Roberto Di Stefano, segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri.
Nella riunione è stato importante anche l’intervento dello psicologo Enrico Perilli che ha illustrato le criticità che vivono i giovani nella società odierna: Analfabetismo emotivo, ansia e depressioni, dipendenze, frammentazioni sociali.accompagnate da una mancanza di strutture permanenti e di personale formato secondo le nuove esigenze. Le società cambiano e deve cambiare l’approccio alle soluzioni partecipate.
“Qualsiasi soluzione deve essere risolta dalla politica in termini legislativi e di risorse economiche. La drammatica deficienza organica che colpisce l’Arma territoriale influisce sugli obiettivi da perseguire. Se le pattuglie sono distolte dal servizio nel territorio della Compagnia territoriale di L’Aquila per affrontare i problemi derivanti dalla mala movida o da altre esigenze del capoluogo, ci saranno sempre dei territori scoperti e non può esserci una prevenzione efficace per tutte le Comunità aquilane” – conclude Di Stefano –
“Videosorveglianza, classificazioni acustiche, esigenze dei cittadini e degli esercenti, possono essere affrontati solo con personale adeguato nel numero, nella formazione e nella partecipazione di tutte le Forze in campo, senza mai dimenticare che vanno coinvolti anche i giovani per limitare le degenerazioni che causano questo fenomeni disgregativi”.