Abruzzo – In accordo con la riforma della giustizia riparativa, l’Abruzzo si avvia a mettere in atto progetti che ridiano nuova vita non solo ai ragazzi quali autori del reato ma anche alle vittima. Obiettivo perseguito dal protocollo d’intesa firmato tra Associazione Nazionale Comuni Italiani Abruzzo (ANCI), Tribunale per i Minorenni di L’Aquila (T.M. AQ), Procura della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila (P.R.M. AQ), Centro Giustizia Minorile per Lazio, Abruzzo e Molise (CGM ROMA), Ufficio Servizio sociale per i Minorenni di L’Aquila (USSM AQ).
Così l’Abruzzo in linea con la nuova visione della giustizia si preoccupa di promuovere tutte quelle attività sociali che permettano il reinserimento nella società dei minori e dei giovani adulti autori di reato.
Riportando le parole del Procuratore del Tribunale dei minorenni David Mancini e dalla Presidente del Tribunale per i minorenni, Cecilia Angrisano. “Questo protocollo vuol essere un contenitore in cui mettere a regime tutti gli interventi. Interventi che finora esistevano, ben numerosi e approfonditi, ma fuori da questa visione organica di collegamento con gli enti locali. È importante anche rispetto al sistema di equilibri, che non guarda solo al recupero del reo ma anche all’accoglienza e al sostegno della vittima”.
Di questo protocollo non ne beneficeranno solo i minori autori di reato, ma anche i giovani adulti fino ai 25 anni, che non hanno concluso il loro percorso processuale iniziato nella minore età. I destinatari del progetto si adopereranno in attività come cura del vedere pubblico, servizi per le categorie protette e beni culturali. Inoltre sul territorio abruzzese è già presente un servizio di giustizia ripartiva e mediazione penale, con accesso libero e gratuito, volto alla realizzazione di programmi riparativi.
L’obiettivo che si prefigge, in linea anche con il protocollo suddetto, è la riparazione del danno causato dall’offesa, con la partecipazione dell’autore del reato, della vittima e della comunità , con azioni utili volte a sanare le conseguenze di un reato.
I destinatari del servizio sono gli autori di reato, minorenni, giovani adulti e adulti in fase dii esecuzione di pena presso istituti di reclusione o ammessi a misure alternative alla detenzione, nonché soggetti in affidamento agli uffici UEPE.
Il servizio è anche riconosciuto alle vittime di reato, che vogliono prendervi parte per superare i traumi subiti dal reato.
S.D.R.