Abruzzo – Dopo l’aggressione e l’uccisione del giovane runner Andrea Papi in Trentino, da parte di un orso, i media nazionali hanno dato spazio alla vicenda di un altro escursionista che sarebbe stato aggredito da un orso bruno marsicano mentre si trovava nei territori del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La storia dovrebbe risalire al Dicembre scorso ma, secondo l’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, presenta “palesi contraddizioni“.

Per questa ragione, l’Associazione ha deciso di presentare un “esposto penale alla procura della repubblica di L’Aquila per chiedere di verificare la storia di Antonio R. che a detta di molti presenta una serie di incongruenze“. L’uomo, secondo quanto da lui stesso raccontato, “sarebbe stato aggredito da un’orsa che lo avrebbe morsicato“. Nel mentre, l’uomo avrebbe inviato un concitato messaggio a sua moglie spiegandole cosa stava avvenendo. Successivamente sarebbe riuscito a mettersi in salvo insieme al suo cagnolino.

“La storia ci pare un po’ contorta per limitarci a un commento riferibile” scrivono gli animalisti di AIDAA “Ci sono infatti alcune cose non chiare a partire dal vocale e dal fatto che gli orsi marsicani non sono cosi pesanti come sostiene il presunto aggredito. Per questo abbiamo deciso di chiedere alla Magistratura di intervenire e di fare le verifiche del caso a tutto tondo, noi ci auguriamo che questo signore non abbia ingrossato la sua storia o peggio se la sia inventata perché ciò sarebbe veramente grave e vergognoso“.