La scrittrice Maria Assunta Oddi commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo invitando tutti e, in particolar modo le nuove generazioni, a rinsaldare con consapevolezza il legame fondamentale che unisce chi abita su questo vecchio pianeta, all’insegna della libertà, della solidarietà e della pace. Del resto, come dice John Fitzgerald Kennedy, nel Discorso alla Nazione “Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio”.
Muore la libertà.
Muore la libertà quando un bimbo ha fame
E il suo grido straziante è inascoltato.
Muore la libertà quando la logica “usa e getta”
Ruba l’animo ai crocifissi del mare sepolti tra le onde.
Muore la libertà nella giustizia senza misericordia
E nella ricca agenda dei signori della guerra senz’anima.
Muore la libertà nell’olocausto nucleare
Che fa del mondo rudere sventrato dall’odio.
Muore la libertà nei roghi di libri
Sui patiboli del pregiudizio
Feroce meridiana del genocidio.
Muore la liberta nei diritti negati
Nei carcerati immersi nel buio della pena
Nelle donne violate negli invisibili senza dimora
Quando indifferenti ai presagi di morte
Si volta lo sguardo da un’altra parte.
Muore la libertà nel fiore strappato
Nel fiume avvelenato nell’aria satura di fumi.
Muore la libertà sui simulacri degli uomini di pace
A cui Dio ancorò il suo cuore d’amorosa tenerezza.
Ebbero in sorte di porre in un seme senza nome
Nella cassetta d’ebano le radici eterne dell’uomo!
Tu giovane virgulto dell’umana famiglia in fraterna armonia
Onora chi per te ha scritto lettere di luce con sillabe di sangue.
Per sentire il vento sulla pelle e gli odori delle cose e della gente
Ama i poeti nell’infinito brivido di un volo tra i nidi delle cimose.
Hanno rischiato tutto immaginando il cielo
Finalmente tornato azzurro sopra le tenebre del male e
hanno vinto anche per te!