LA CENTRALE EOLICA…Descrizione dell’impianto di Collarmele

Testi tratti dal libro La Centrale eolica di Collarmele
Dal Parco Regionale Sirente-Velino una proposta di energia pulita -1988 Edizioni Amaltea-

L’area sulla quale sorge l’impianto eolico di Collarmele si trova ad una altitudine compresa tra 950 m. e 1060 m. sul li vello del mare nel territorio del Comune di Collarmele, in Provincia dell’Aquila. Nella scelta del sito sono state prese in considerazione diverse caratteristiche: l’intera zona, priva di vegetazione, con mantello erboso molto scarso, non risulta adatta all’agricoltura, è prevalentemente utilizzata a pascolo, è facilmente accessibile e la normativa di natura urbanistica vigente ne consente un uso tecnologico.

La verifica della validità del sito scelto è stata condotta attraverso l’installazione di apparecchiature per la rilevazione anemometrica (iniziate dalla società Riva Calzoni all’inizio del 1992 e proseguite dall’ENEL fino alla metà del 1994 tramite altre 10 stazioni) che hanno evidenziato un discreto potenziale eolico, misurando una velocità media annua del vento pari a circa 5,6 m al secondo all’altezza di 10 m dal suolo, con direzioni prevalenti del vento da Ovest – Sudovest e da Est-Nordest. Questi rilievi sperimentali sono stati affiancati e integrati da valutazioni effettuate con modelli matematici, che hanno consentito la localizzazione ottimale degli aerogeneratori da installare sull’intero sito.

L’impianto

La centrale è costituita da 36 aerogeneratori con rotore monopala, costruiti dalla Riva Calzoni: 35 unità sono del tipo M30-A, con potenza nominale di 250 kW, mentre una unità è del tipo M30-S2, con potenza nominale di 350 kW. La potenza elettrica totale installata ammonta quindi a 9,1 MW.
Tenendo conto della ventosità del sito, dei periodi di fermata per manutenzione e delle interferenze aerodinamiche, l’ENEL stima che la capacità produttiva annua dell’impianto sarà pari a circa 14.000.000 di kWh, sufficiente a soddisfare i fabbisogni di energia elettrica di circa 6000 utenze domestiche.

Per sfruttare al meglio le condizioni di vento, gli aerogeneratori, sono stati collocati nei punti più : esposti del territorio, ordinati in file , con orientamento ortogonale rispetto alla direzione prevalente del vento, distanziando opportunamente le macchine sia all’interno di una stessa fila che tra le diverse file, minimizzando cosi le reciproche interferenze aerodinamiche. L’energia, prodotta da ciascun aerogeneratore alla tensione di 400 V, è inviata ad un trasformatore (alloggiato insieme alle apparecchiature elettriche in un’apposita cabina alla base della torre di sostegno), elevata alla tensione di 20 kV, trasportata con cavi interrati fino ad una cabina centrale posta nell’edificio di controllo e, da qui, immessa nella rete di distribuzione dell’ENEL mediante una linea aerea.

L’area interessata dall’impianto è di circa 3 kmq. Di tale superficie solo una piccola parte, pari a non più di 5 ettari, è occupata dalle strutture permanenti (viabilità di servizio, piazzole degli aerogeneratori, cabine di trasformazione, edificio di controllo), mentre la restante parte continuerà ad essere utilizzata a pascolo. L’impianto è completato da una torre anemometrica attrezzata per la rilevazione della velocità e della direzione del vento. La centrale è stata dotata di apparecchiature per il funzionamento telecomandato, cioè senza il presidio di personale dedicato, e sarà gestita da centri operativi remoti dell’ENEL.

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