Sport e territorio, ieri il convegno a Pescina

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Avezzano – Si è tenuto ieri sera, presso il Teatro di Pescina, il Convegno «Facciamo squadra insieme. Sport e territorio», in collaborazione con parrocchie, Comuni e associazioni sportive della Marsica est. L’evento è stato promosso dalla Pastorale dello sport della diocesi, guidata da padre Riziero Cerchi, ed in collaborazione con i Comuni di Pescina, Ortucchio, Gioia, San Benedetto dei Marsi, Lecce nei Marsi, Collarmele e con le associazioni sportive del territorio della Marsica est.


Dopo i saluti istituzionali, la relazione sull’importanza delle attività sportive nelle aree interne del territorio, che è stata curata dal professore Pierluigi Magistri, geografo e coordinatore del Corso di Laurea in scienze del turismo presso l’Università di Roma Tor Vergata. A seguire l’intervento del vescovo Giovanni Massaro che ha raccontato agli sportivi presenti, la sua passione per lo sport, i suoi trascorsi giovanili come calciatore e giornalista radiofonico delle partite del Bari quando era in Serie A. Ha proseguito dicendo che «la Chiesa si interessa di sport perché le sta a cuore l’umanità. Gesù è venuto in questo mondo non per insegnare una dottrina ma per prendersi cura di ogni uomo. Ecco perché il Papa ha affermato, nell’incontro con i dirigenti e gli atleti del Coni, che lo sport è di casa nella Chiesa. Compito dello sport però non è quello di sfornare campioni ma accompagnare gli uomini nella loro crescita.

Lo sport è per l’uomo e non l’uomo per lo sport. Uno sport finalizzato solo a sfornare campioni è pericoloso perché impoverisce l’uomo. L’esperienza sportiva per la Chiesa è luogo fondamentale di crescita e di formazione delle nuove generazioni. Lo sport è una strada educativa. E quali sono i valori che lo sport veicola? – ha continuato il presule – In primo luogo aiuta a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità, le capacità, i doni che Dio ha posto nel cuore di ciascuno di noi. Tutti siamo preziosi agli occhi di Dio.

Poi lo sport aiuta a conoscerci, ad ammettere i nostri limiti. Nello sport non esistono solo vittorie ma anche le sconfitte, che devono essere opportunità per crescere e mai per abbattersi. Sinner, il tennista del momento, ama ripetere infatti “se vinco esulto, se perdo imparo”. Lo sport aiuta a capire che il successo si raggiunge con la fatica e i sacrifici. Infine lo sport educa, aiuta a fare squadra, a giocare l’uno per l’altro, ad esultare per un goal fatto da un compagno di squadra, a gioire nel vedere che i tifosi sono contenti. Lo sport aiuta ad amare, a socializzare, perché amare è volere la felicità altrui. Io vi auguro – ha concluso il presule – che lo sport vi aiuti a crescere nell’amore verso gli altri, a capire che si è felici solo se si rende felice chi ci vive accanto».

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