Sono terminate le lezioni scolastiche ed iniziano le agognate vacanze estive. La scrittrice Maria Assunta Oddi con una filastrocca rivendica la funzione educativa della poesia identificandola con l’uso civile di una “Parola” che, riscattata da un uso improprio, torna al suo primitivo valore suscitando nel fanciullo, capace di immaginazione, sentimenti gentili e nobili.

Nei pascoli del cielo.

Piccolo indiano
che corri nei miei pensieri
e nelle praterie sconfinate
della tua terra,
come è simile il tuo sogno al mio.
Anch’io bimbo di città
vorrei tornare con te
a vivere tra i fuochi della notte,
a parlare con folate di fumo,
a leggere tra le costellazioni
la favola di mille bisonti
alla ricerca di fiumi,
a dormire su tende accampate
silenziose sotto l’universo.
Io e te amici
nei pascoli del cielo.