Femminicidi, violenze, molestie sono all’ordine del giorno nelle cronache giornalistiche, raccontarle nel giusto modo, senza narrazioni che finiscano per incolpare la vittima di quanto subito, non è altrettanto all’ordine del giorno.
Proprio in virtù di questo sono in programma delle modifiche al Testo unico dei doveri del giornalista, approvate all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Infatti il primo gennaio 2021 sarà una data significativa, perché a partire da tale data sarà introdotto nel codice deontologico il “rispetto delle differenze di genere”, disciplinato dall’articolo 5 bis.
L’articolo in questione riguarderà il comportamento che un giornalista deve tenere nei casi di femminicidio, violenza, molestie, discriminazioni e fatti di cronaca, che coinvolgono aspetti legati all’orientamento e all’identità sessuale.
Ciò che prevede principalmente questa novità è un certo comportamento doveroso da parte del giornalista, che è tenuto a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità della vittima, utilizzando un linguaggio rispettoso e corretto che non sminuisce le violenze.
In caso di violazione è possibile denunciare il giornalista interessato al consiglio di disciplina del suo ordine regionale, che deciderà i provvedimenti da adottare, e anche la recidiva sarà duramente sanzionata.
Sicuramente è una passo importante che si spera possa condurre a un cambiamento concreto nel modo di riportare i fatti di cronaca, nonché nel restituire dignità e rispetto a chi ha già sofferto e dunque non merita di soffrire ulteriormente per il modo in cui si racconta quanto subito.
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