Durissimo il giudizio di Vittorio Sgarbi sul Presepe abruzzese in ceramica di Castelli, scelto quest’anno per essere esposto a Piazza San Pietro, in Vaticano. Le parole del critico d’arte più famoso d’Italia, oltre che Parlamentare della Repubblica italiana, non lasciano spazio a dubbi: “Il presepe del Vaticano, realizzato dagli artigiani di Castelli in Abruzzo, che solitamente producono degli autentici capolavori, non c’entra niente con la religione cattolica. I personaggi sembrano degli astronauti“.
E continua: “Persino le pecore, il bue e l’asinello sono irriconoscibili. Con che faccia li avrà osservati, il Papa? Forse non ne sapeva nulla. Ma non saperne nulla non giustifica questa oscenità. Non giustifica l’umiliazione del cattolicesimo“.
Le critiche al Presepe di Castelli giungono dal noto critico attraverso un video-messaggio. Va pur detto che Sgarbi non sembra essere l’unico a non aver apprezzato le statue che ora sono esposte davanti alla Basilica di San Pietro. “Non guardateli” incalza il popolare esperto d’arte “Non so con che faccia li vedrà il Papa, non so se li abbia visti ma se li vedrà penserà di appartenere ad un’altra religione”.
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