Marsica – Un’immagine emblematica, un abbraccio che risale a circa duemila anni fa e che, a sua volta, vuole simbolicamente abbracciare la Marsica in questo momento drammatico in cui quattro nostri conterranei risultano ancora dispersi tra le nevi del Velino.
E’ così che gli archeologi della pagina “Fucino 2021. Archeologia a chilometro zero“, curata dal Nucleo Operativo della Marsica (Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo), vogliono dimostrare la loro vicinanza alle persone che, in questo periodo, sono in apprensione per la sorte di Valeria, Gianmarco, Tonino e Gian Mauro.
“Un tenero gesto tra i “cocci”: il nostro abbraccio alla Marsica in questo momento“. E l’abbraccio è rappresentato da Eros e Psiche, scolpiti in uno dei letti in osso di Aielli I sec. a.C./I sec. d.C.. La delicata dedica è firmata da due iniziali, EC. Anche se ha preferito non scrivere per intero il suo nome, noi sappiamo che si tratta di Emanuela Ceccaroni, archeologa della Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo.