Audre Lorde: la poesia si fa pedagogia

Audre Lorde, oggi celebrata da Google in un doodle, è stata poetessa e scrittrice statunitense che, se pur scomparsa ottantasette anni fa, conserva una grande attualità per la lotta all’emancipazione femminile.

Ancora oggi il cammino verso il superamento della differenza di genere è in itinere come mostra il modo in cui le donne sopportano in silenzio soprusi e violenze. Audre, insegnante d’inglese nelle scuole pubbliche di New York, riporta nelle sue poesie l’intento pedagogico nell’affrontare le tematiche della giustizia sociale e razziale ma anche la rivendicazione della libertà personale.

Ella stessa si definiva “poetessa guerriera” afroamericana che ha rivendicato l’uguaglianza non solo per il superamento del pregiudizio etnico ma anche per opporsi all’omofobia. Ha testimoniato non solo nella poetica ma anche nella sua esistenza, come militante dell’attivismo e libera pensatrice, una personalità forte e nel contempo sensibile. Laiche e creative le sue liriche rappresentano non solo il femminile nero ma tutte le donne del mondo.

Grazie all’impegno comunitario e ai numerosi convegni è riuscita, nel suo tempo ancora segnato dall’immobilismo maschilista, a costruire una nuova cultura umanista in senso ampio. Tuttavia, nonostante il suo impegno istituzionale, è soprattutto nei versi che trasferisce la dialettica della trasformazione nell’ottica dell’inclusione, della tolleranza e della solidarietà.

Nelle poesie riporta la dialettica hegeliana che si fa movimento ideale e reale. Come il filosofo dell’idealismo contrappone in modo dinamico termini opposti per imprimere ad essi il movimento della vita nel suo processo di liberazione da stereotipi. Una necessaria polarità la sua stretta intorno a concetti chiave: scrittore- fruitore; uomo-donna; bianco-nero; fede-ateismo; luce-ombra. Bella l’immagine del diamante che conserva nel suo splendore la misteriosa oscurità del carbone che l’ha generata.

Questi i suoi versi: “Così come il diamante proviene da un nodo di fiamme io sono Nera perché provengodall’interno della terra ora considera le mie parolecome fossero gioielli in pienaluce”.

La sua grandezza è nell’aver individuato che se c’è qualcosa da dire sul valore femminile represso e negato, c’è qualcuno disposto ad ascoltare. La sua opera letteraria è quindi relazione che nasce dal bisogno di colmare le differenze in un mondo disperso in mille pregiudizi. L’intento pedagogico della sua scrittura si basa sul bisogno insopprimibile della comunicazione come condivisione degli stessi bisogni materiali e spirituali fuori dalla logica del potere.
Audre era consapevole che è sempre il tempo delle donne.

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