Celano – Prime prese di posizioni politiche sulla vicenda giudiziaria che ha decapitato l’amministrazione del comune di Celano. «Acque torbide a Celano, è ora di voltare pagina dalla stagione malaffare.» Questo è il titolo di un volantino diffuso sui social dalla segreteria regionale di Rifondazione Comunista.
L’arresto dell’ex senatore Filippo Piccone e le misure cautelari scattate per il primo cittadino Settimio Santilli, segnano per Rifondazione Comunista, una pagina buia e un punto di non ritorno per la città di Celano. Secondo la segreteria del partito, questa bruttissima vicenda decreterebbe la fine della storia amministrativa incarnata da Piccone, che avrebbe condizionato in questi anni, la vita democratica di Celano.
Anche il segretario del PD Abruzzese, Michele Fina, interviene sulla vicenda. «I fatti contestati a Filippo Piccone, al sindaco di Celano, Santilli e ad altri sono di una gravità inaudita. Quelli di natura sessuale, se confermati, sono ancora più vomitevoli. Con lo spirito garantista che mi appartiene osserverò con attenzione lo sviluppo della vicenda giudiziaria, anche se alcune contestazioni sembrano inequivocabili.»
Fina esprime gratitudine, a nome suo e del Partito Democratico, al segretario del Circolo del PD di Celano, nonché consigliere comunale, Calvino Cotturone.
«Cotturone si è sempre battuto per la verità e la giustizia a Celano, e la circostanza che le indagini siano partite da sue denunce ne testimonia la passione e l’integrità civica. L’esempio è quello di un cittadino e di un esponente politico e istituzionale che svolge il suo impegno e adempie alle sue responsabilità non dimenticando nemmeno per un istante il faro della legalità e delle regole.» Queste le parole che Michele Fina ha affidato ai social.