Avezzano – In una pagina de “Il Messaggero” dell’11 settembre 1924, dedicata agli avvenimenti sportivi, trova spazio un titolo interessante: “La Coppa del Fucino in circuito chiuso (240 km)“. Siamo agli albori dell’epoca fascista e in terra marsicana è stata organizzata una competizione motociclistica.
L’articolo sopra menzionato spiega: “La grande corsa motociclistica per la Coppa del Fucino donata dai principi Torlonia che l’Auto Moto Club di Avezzano ha lanciato con serietà di intendimenti sportivi per il 21 corrente si prepara ad ottenere il grandioso successo che merita”.
La Coppa del Fucino era costituita da un circuito chiuso di 60 km da ripetersi per quattro volte sul percorso Avezzano, Paterno, Bivio Cerchio, Pescina, Venere, Bivio Gioia, Ortucchio, Trasacco, Luco, Avezzano. Secondo le cronache il vincitore di quel lontano 1924 fu il talentuoso pilota sorano Attilio Roccatani.
Roccatani era nato a Sora nel 1886. Aveva iniziato a farsi notare come pilota motociclistico fin dalla Prima Guerra Mondiale quando, grazie alla sua Ducati, diramava messaggi tra le truppe sparse sul fronte. La sua attività sportiva, invece, ebbe inizio nel 1923. Da quel momento prese parte a innumerevoli gare tra cui, come detto, la Coppa del Fucino.
Al primo classificato nel 1924 fu assegnato un premio di 2000 lire. La gara, secondo il regolamento, era riservata a moto di cilindrata non superiore a 500 c.c.. L’iscrizione imponeva una tassa di 50 lire e venivano effettuato nelle sede del comitato esecutivo della Coppa del Fucino, in via Garibaldi ad Avezzano.