Villa San Sebastiano – Un giovane Danilo Gargano, volato in cielo troppo presto a causa di un brutto male, un rifugio a lui intitolato sul Monte Aurunzo a quota 1455 metri s.l.m. e un gruppo di amici che questa mattina ha percorso il sentiero montano, che porta al rifugio, per ripulirlo dagli alberi e dai rami spezzati dalle ultime nevicate.
E’ questa la storia raccontata su Facebook da un cittadino di Villa San Sebastiano Alfonso Gargano, una storia fatta di amicizia, di ricordi e di attaccamento al territorio e alle persone che ne fanno parte e che ne hanno fatto parte.
Noi della Redazione di Terre Marsicane vogliamo riportare integralmente il post di Alfonso Gargano perché riteniamo che debba essere letto tutto di un fiato per la “bellezza” della storia raccontata.
“Questa mattina capitanati da Bernardo Conti organizzatore della giornata, ed artefice anche del cartello apposto all’inizio del percorso, con un alcuni volenterosi amici, ci siamo recati sul Monte Aurunzo per ultimare la bonifica del sentiero che porta al rifugio denominato Danilo Gargano.
Si è proceduto a rimuovere alberi e rami spezzati dalle nevicate oltre che alla segnalazione del sentiero da parte di Federica Iannola. Omar Gargano invece pensava di fare il divo visto che è salito senza arnesi, poi però devo dire che con una seghetta in mano si è dato da fare!
Il lavoro è stato fatto in precedenza anche da diversi ragazzi Luca Iannola del luogo che ringrazio ed un grazie anche al Bar la Siesta per la pizza donata ed il bar Gianni per i caffè offerti e portati in quota da Beatrice Pignatelli e Daniele Moya Conti.
Moltissimi di noi ne conoscono già la storia, ma vorrei approfittare dell’occasione per dire alcune parole su Danilo e sul rifugio.
Danilo era un giovanissimo ragazzo di Villa San Sebastiano, classe ’78, mio cugino carnale, un ragazzo esemplare, educato, solare, amico di tutti, amante della musica. A scuola poi era il migliore, al Liceo Scientifico di Avezzano non credo avesse rivali. Alle elementari avevamo la pluriclasse, Stefana Zuccaro e Serena Antonelli, sono le uniche due coetanee del nostro paese di Danilo, io insieme ad altri compagni, eravamo maggiori di un anno ma praticamente facevamo lezioni insieme e ricordo Danilo nella sua precisione e compostezza e punto di riferimento per tutti noi.
Purtroppo il destino crudele ha voluto che nel 2000 un maledetto male lo portasse via in pochissimo tempo, lasciando la nostra comunità immersa nel dolore unito a quello straziante della famiglia.
Negli anni successivi, Pierluigi Costantini organizzò la sistemazione di un antico rifugio con il contributo e tanta buona volontà dei ragazzi e delle Associazioni del paese, denominandolo appunto alla memoria di Danilo Gargano.
Un rifugio bellissimo in legno, allestito all’interno e piacevole per passarvi momenti di serenità. La memoria di Danilo grazie al contributo di tutti, è rimasta viva e lo sarà negli anni a venire. Oggi ho avuto un grande pensiero per te cugina Ornella Gargano, per Zia Regina e per Zio Peppe”.