Per l’Istituto Nazionale di Urbanistica il documento di programmazione dei fondi europei 2021-2027 della Regione Abruzzo prefigura un abbandono della direttrice Ortona-Civitavecchia a favore della Vasto-Napoli. Marsilio replica «osservazioni infondate.»
Avezzano – Hanno destato più di qualche malumore, fra gli esponenti di governo della Regione Abruzzo, le osservazioni contenute in una relazione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, sul documento di programmazione dei fondi europei 2021-2027, denominato Abruzzo Prossimo. In un passaggio della relazione si legge che il documento recepisce, per certi versi, il programma per la Macroregione Adriatico-Ionica, ereditato dalla precedente Giunta D’Alfonso.
I tecnici dell’INU riconoscono alla giunta Marsilio di aver arricchito il programma ereditato dal precedente governo, individuando una sorta di cerniera per coinvolgere le zone interne con un programma di infrastrutture non meglio definite, che secondo loro, prefigurerebbe un sostanziale abbandono della direttrice Ortona-Civitavecchia come direttrice prioritaria di terra per i trasporti fra il Tirreno e l’Adriatico.
Tutto ciò, secondo l’Istituto Nazionale di Urbanistica, a vantaggio della valorizzazione del porto di Vasto e quindi del collegamento con Napoli. Una deduzione che non spiega perché, il porto di Vasto, più a sud di quello di Ortona di 40 chilometri, tirerebbe dentro il ragionamento, la città di Napoli.
Che Vasto determini la cancellazione della direttrice Tirreno – Adriatico, via Avezzano – Sulmona, è tutto da dimostrare, e questo, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, lo omette completamente. In compenso però, salta subito alle implicazioni negative, che questa sciagurata scelta, riserverebbe alla Valle Peligna e alla Marsica.
Anche se il documento di programmazione dei fondi europei, denominato Abruzzo Prossimo, allo stato attuale, è poco più di un elenco dei buoni propositi, Marsilio ha buon gioco a replicare all’INU che il presunto mancato potenziamento della direttrice Roma – Pescara sia un’osservazione infondata.
Non la pensa così il deputato di Italia Viva, Camillo D’Alessandro, che ha ripreso le osservazioni dei tecnici e ha tirato in ballo il sottosegretario alle infrastrutture D’Annutiis, che aveva mosso critiche all’indirizzo dell’INU. «La prepotenza e la spocchia di chi fa poco e vuole capire meno, ha raggiunto livelli ormai noti agli abruzzesi, arrivando addirittura a considerare incapaci i componenti dell’Istituto Nazionale dell’Urbanistica, composto da docenti universitari e professionisti di altissimo livello, che hanno denunciato ciò che io ho ripreso, costringendo Marsilio a intervenire per chiarire, precisare, rassicurare.»
la replica piccata di D’Annutiis a D’Alessandro non si è fatta attendere. «Il lavoro che sta svolgendo la Regione Abruzzo per l’ingresso del sistema infrastrutturale abruzzese nei corridoi europei, va ben oltre le notizie rese dall’On. D’Alessandro, il quale probabilmente, con la sua assenza dalla regione Abruzzo ha perso di vista le fitte attività svolte dalla corrente giunta regionale. Infatti, dovrebbe essere ormai noto che il prerequisito essenziale per appartenere ad un Corridoio è l’appartenenza alla rete “CORE” delle infrastrutture ferroviarie, stradali e i nodi portuali, aeroportuali e logistici.»
A tal proposito, il sottosegretario alle infrastrutture fa riferimento alla relazione tecnico-istruttoria approvata dalla Giunta regionale con DGR n. 505/2019 e alle schede tecniche relative al TEN-T, inviate al Ministero a novembre. «Abbiamo chiesto alla Commissione Europea l’inclusione nella Core Network della sezione trasversale Civitavecchia-Pescara-Ortona, come collegamento strategico mediterraneo tra la penisola iberica, l’Italia centrale e i Balcani.»
D’Annutiis ha aggiunto che la Regione Abruzzo, avrebbe fornito importanti motivazioni a supporto della richiesta, affinché nel riesame della rete TEN-T, la Commissione valuti la natura della proposta, basata sulla metodologia europea e consideri la localizzazione geografica, oltre che la pianificazione tecnico-finanziaria degli interventi.
«In sede di riesame della rete CORE, la Commissione Europea tiene conto degli investimenti e della programmazione nazionale tecnico-finanziaria che, nel caso dell’Abruzzo, ha avuto un’importante evoluzione. Proprio la ferrovia Roma-Pescara, perno del corridoio trasversale mediterraneo Ortona-Civitavecchia, è oggetto anche delle risorse previste dal PNRR.»
D’Annutiis ricorda che il Corridoio Mediterraneo fu approvato dal Parlamento Europeo il 28 ottobre 2015, e il porto di Ortona, avrebbe un ruolo primario nell’ambito della priorità CEF Military Mobility, lo strumento finanziario dell’Ue finalizzato al miglioramento delle reti europee nell’ambito dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, in forza del quale, il porto di Ortona, potrebbe essere ricompreso nella rete “Core” nel corso della revisione in corso.
«In tale prospettiva questa Giunta ha già mosso i primi passi presso le sedi competenti. Questi sono gli atti ufficiali e le informazioni, sempre resi noti da questa Giunta regionale, in ultimo anche nel DUS-Documento Unico di Sviluppo Abruzzo Prossimo.» Questa la replica del sottosegretario, che ribadisce l’assenza, nel documento redatto dall’INU, di ogni indizio o ipotesi di una direttrice Vasto –Napoli, a scapito della Ortona-Civitavecchia, che resterebbe invece la scelta che la Giunta intende perseguire.
«Altra cosa sono le risorse che questa Maggioranza ha destinato per il porto di Vasto, ignorato dalla precedente giunta, al fine di valorizzarne le potenzialità in un’ottica di sviluppo. In linea con tali atti, non chiacchiere, il Presidente Marsilio sta costantemente seguendo il percorso approvativo della revisione del sistema delle Reti TEN-T, i cui negoziati politici tra il Governo Centrale e la Commissione Europea, verranno presumibilmente avviati subito dopo la prossima estate.» Queste le parole conclusive di D’Annutiis.