Giulio Lancia, sindaco di San Vincenzo VR «Ha senso pensare a un raddoppio della SS690 senza pensare contestualmente a un restyling della viabilità delle aree attraversate dalla nuova direttrice? Non farlo, sarebbe come avere una casa decrepita e farci attorno una recinzione d’oro.»
Balsorano – In programma lunedì 26, alle ore 11.00 presso il palazzo comunale di Balsorano, la presentazione del progetto di raddoppio della strada statale 690. A illustrare gli elaborati planimetrici dell’opera sarà il presidente della Regione, Marco Marsilio, affiancato dall’ingegner Antonio Marasco, responsabile della struttura territoriale ANAS di Abruzzo e Molise.
La SS 690, che attraversa tutta la Valle Roveto, è un’importante direttrice fra il Frusinate e la provincia dell’Aquila. Termina il suo percorso ad Avezzano, dove si collega all’autostrada A25 e quindi alla A24. La presentazione, inizialmente prevista il 12 aprile, era slittata per l’esacerbarsi dei contagi nella Marsica, finita poi in zona rossa.
Al di là della valenza strategica del progetto, inserito nel piano che la Regione Abruzzo ha comunicato al Governo in relazione al PNRR, più di qualche primo cittadino della Valle, nei giorni scorsi, aveva esternato perplessità legate al rischio rappresentato dall’opera, certamente importante, ma potenzialmente in grado di tagliare fuori i comuni rovetani dal processo di sviluppo socio-economico auspicato dal Recovery Plan.
Il timore è che l’opera bypassi completamente la Valle del Liri, incentivando essenzialmente solo il trasporto delle merci e gli spostamenti delle persone fra Lazio e Abruzzo, realizzando una sorta di ponte, fra la provincia di Frosinone e l’aquilano che non porterebbe alcun beneficio alla Valle Roveto, a meno che il progetto non venga implementato con misure destinate a finanziare un’importante opera di restyling della ex SS82 e di tutta la viabilità interna della vallata.
Il sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Giulio Lancia, era stato molto chiaro sulla questione. «Credo sia il caso che ANAS, oltre che occuparsi della progettazione del raddoppio della SS690, prenda in carico anche la ex SS82, ripristinando la viabilità locale per consentire al tessuto sociale e connettivo delle comunità della Valle Roveto di tornare a una mobilità da paese civile.»
Nel corso dell’intervista rilasciata a Terre Marsicane, aveva descritto come le frane diffuse per tutta la valle avessero costretto a chiudere la SR82 per molti tratti. In effetti, l’attuale gestione, demandata alla provincia, è poco efficace, date le esigue risorse destinate al territorio rispetto alle esigenze, ben più ampie.
Basta andare a leggere gli ultimi piani triennali approntati dalla provincia per le opere pubbliche, e prendere atto che dal 2019, alcune voci di spesa, inerenti la viabilità della Valle Roveto, vengono sistematicamente riportate a nuovo, traslandole da un anno all’altro. Un po’ come i famigerati carri armati del ventennio, spostati da un posto all’altro per dare la sensazione che fossero di più di quanto in realtà erano.
Appena 330.000 euro, sono stati appostati nel piano 2021-2023 delle opere pubbliche, per la SR82, però è altrettanto vero, che dallo stesso piano, sono spariti 450.000 euro che erano stati inseriti in quello precedente, del 2020-2022, per il ripristino dei margini di Rio Sparto a Canistro, e per la manutenzione del ponte sul fiume Imele, al Km 2+200 di Villa S. Sebastiano, più altre manutenzioni sulla dorsale Palentina.
Tutto farebbe pensare a una mera partita di giro, dalla quale si perderebbero perfino 120.000 euro, salvo che le opere sul Rio Sparto, a Canistro, e le manutenzioni sulla dorsale Palentina, siano state effettivamente completate. Per avere maggiori ragguagli sull’argomento, la redazione ha contattato più volte il responsabile degli uffici tecnici della provincia ma senza successo. Vuol dire che riproveremo.
Resta il punto di domanda che si era posto il sindaco di San Vincenzo Valle Roveto nel corso dell’intervista rilasciata al nostro giornale. «Ha senso pensare a un raddoppio della SS690 senza pensare contestualmente a un restyling della viabilità delle aree attraversate dalla nuova direttrice? Non farlo, sarebbe come avere una casa decrepita e farci attorno una recinzione d’oro.» Vedremo cosa risponderà Marsilio lunedì prossimo.