Capistrello – Un post del segretario del circolo del Pd di Capistrello, Alessandro Lusi, innesca la discussione sulla penuria di impianti sportivi nel paese. Nel post il segretario aveva ricordato i lavori per la ristrutturazione del campo sportivo che l’amministrazione Lusi portò a termine ottenendo l’omologazione anche per l’attività di rugby.
Qualcuno risponde al segretario lamentando il fatto che Capistrello abbia sempre e soltanto investito nel calcio e mai in altri sport come il karate per esempio, che nel passato, grazie alla passione del maestro Sauro Doschi, ha visto crescere un movimento di appassionati praticanti da cui sono venuti fuori talenti che hanno portato alto il nome di Capistrello nelle competizioni nazionali ed internazionali.
Lo stesso maestro Doschi ha preso parte alla discussione. «Il problema è sempre esistito e vorrei vedere i miei nipoti allenarsi dentro una degna struttura. La Karate Doschi, quando si allenava nella struttura comunale, pagava 300 mila lire e non prendeva nessun contributo dal comune.» Doschi poi aggiunge
«Occorrerebbe reperire risorse per un Palasport a beneficio di tutte le associazioni sportive e non solo. La struttura potrebbe essere inoltre, teatro di tante manifestazioni che porterebbero introiti alle attività presenti a Capistrello. Poi, lo potremmo vedere anche come base per le calamità naturali.»
Il problema è evidentemente molto sentito, soprattutto dopo lo smantellamento dell’impianto di Fonte Mattei, (in foto) mai più riqualificato a seguito dei ripetuti atti vandalici che ne determinarono la chiusura durante l’amministrazione Scatena. Nemmeno la successiva amministrazione Lusi, che si ritrovò ad amministrare l’ente, dopo la dichiarazione del dissesto finanziario, ebbe le risorse per rilanciare il sito sportivo.
La realtà di oggi è che Capistrello non dispone di impianti sportivi, con tutto ciò che ne consegue in termini di opportunità per i residenti, a partire dai più giovani, di trovare occasioni per praticare attività sportive sia a livello amatoriale che agonistico. E pensare che negli anni ’80, Capistrello aveva anche una squadra di basket e un nutrito movimento nel tennis, oltre al calcio, da sempre lo sport più seguito.