Oggi, 14 giugno, si celebra la giornata mondiale del donatore di sangue, proclamata nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Quest’anno più che mai, reduci dal tragico periodo dell’emergenza da Covid-19, i donatori di sangue assumono un ruolo fondamentale, come spiega anche il presidente dell’Avis di San Pelino, Simone Di Cicco: “Si può dire che al momento attuale la fase emergenziale più acuta sia passata, ed ecco che il ruolo del donatore, già di per sé essenziale, diventa ancora più prezioso. Con la ripresa degli interventi di routine, infatti, la quantità di sangue necessaria per le trasfusioni ha subìto un incremento notevole, fattore che va ad aggiungersi al calo di donazioni riscontrato durante pandemia”.
Aggiunge poi: “Oltretutto voglio sottolineare, visto che siamo in piena campagna vaccinale, che a livello di donazione di sangue il vaccino anti-Covid non comporta alcun tipo di rallentamento o di ostacolo, in quanto è necessario attendere solo 48 ore se si è asintomatici vaccinati con virus inattivati o con soluzioni che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti, come Pfizer, Moderna e Astrazeneca. In via precauzionale, invece, chi ha sviluppato sintomi dopo la somministrazione del vaccino dovrà aspettare almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi”.
Conclude infine: “Alla luce di tutto ciò voglio rivolgere un appello a tutti i donatori, oltre che a chi non lo è ma ha il desiderio avvicinarsi al mondo AVIS: compiete questo piccolo grande gesto senza esitazione, il vostro contributo, oggi più che mai, è fondamentale per salvare molte vite”.
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