
Si sarebbe quindi recata nella zona centrale di Celano, nei pressi del Castello, ritrovo di tutti gli adolescenti, ed avrebbe affrontato la minore prima afferrandola per i capelli e strattonandola, poi minacciandola di morte. Nel corso del processo il giudice ha ascoltato diverse testimonianze tra cui quella della vittima e quella di un’altra giovane presente ai fatti.
La donna si è difesa presentando al processo un teste che ha dichiarato di essersi trovato sul posto casualmente, quando si erano verificati i fatti, e che ha smentito la tesi dell’accusa. Successivi risultanze istruttorie hanno rivelato che il teste in questione è il convivente della imputata ed il Giudice ha disposto la trasmissione della sua deposizione alla procura della Repubblica per accertamenti. La donna è stata riconosciuta responsabile dei fatti contestati ed è stata condannata a pagare alla vittima la somma di 500€, a titolo di risarcimento, oltre alla sanzione penale della multa di 400€. Per la sanzione penale è stata disposta la sospensione condizionale.