Antonello Tangredi della Fim-Cisl, accusa la Hydro di condotta antisindacale e ritira la firma dalle conciliazioni

«Ritireremo la firma dalle conciliazioni in quanto uno dei soggetti sottoscrittori non aveva alcun potere, né profilo di rappresentanza legale, per dare continuità lavorativa ai suoi ex dipendenti.»

Avezzano«Quello che è successo alla Hydro S.p.A. di Aielli in questi giorni, se non l’avessi vissuto in prima persona, non lo avrei mai potuto descrivere, e così, nello svolgimento di questo meraviglioso lavoro, che porto avanti ormai da tanti anni, annovero anche il capitolo appena iniziato. Quello di questa assurda vicenda.»

Inizia così la nota inviata alla stampa da Antonello Tangredi, storico rappresentante della Fim-Cisl in Marsica, in relazione alla vicenda che ha interessato due lavoratori di Soluzioni Logistiche, una società che per anni ha avuto appalti e condotto lavorazioni all’interno dello stabilimento della Hydro.

Tangredi riferisce che queste due persone, tempo fa, dopo essersi iscritte al sindacato di categoria, avrebbero chiesto alla Hydro di essere assunte e inquadrate nel perimetro dei dipendenti della multinazionale norvegese richiedendo l’applicazione della legge 1369/60 che vieta l’intermediazione e l’interposizione nelle prestazioni lavorative

L’11 agosto 2021 però, la manodopera che Soluzioni Logistiche S.r.l. fornisce alla Hydro, sarebbe venuta meno in quanto l’azienda norvegese avrebbe indetto una nuova gara di appalto per riaffidare i lavori. Tale scelta avrebbe comportato il fermo di 34 lavoratori.  

«A questa notizia, come da prassi, ho chiesto un incontro per ricevere informazioni sul futuro occupazionale di tutti i lavoratori, anche se, in quel momento ne rappresentavo solo 5. La Hydro però ha declinato la richiesta, sostenendo che, “i tempi non erano ancora maturi” e che, l’incontro si sarebbe svolto a tempo debito.»

I lavoratori, dal canto loro, avrebbero portato all’attenzione di Tangredi alcune gravi lacune su aspetti contrattuali come l’inquadramento, l’elemento perequativo, la fornitura dei dispositivi di protezione individuale e altre questioni regolamentate per legge, che non sarebbero mai state completamente rispettate.

Dal confronto fra Tangredi e le maestranze di Soluzioni Logistiche, sarebbe emerso che circa 5 anni fa, la Hydro aveva proposto ai lavoratori una conciliazione, pattuendo una somma in cambio della rinuncia a eventuali rivalse future di natura legale. Questo è quanto ha riferito il leader della Fim-Cisl.

«Pur di continuare a portare reddito a casa, loro malgrado, i lavoratori firmarono le conciliazioni! Le medesime, sono state riproposte e sottoscritte anche il 2 agosto scorso ma, a seguito di una trattativa sindacale e non di un atto di genuflessione, portata avanti dalla FIM-CISL e, quindi, da me.»

Tangredi dice che la trattativa prevedeva che la S.G.L.M. società riconducibile allo stesso imprenditore della Soluzioni Logistiche, avrebbe dovuto garantire personale adeguato, riassorbendo tutti e 34 lavoratori, circostanza questa, che sarebbe stata confermata dall’Amministratore Unico di Soluzioni Logistiche, Rag. Giuseppe RUSCITTI, presente al tavolo negoziale.

Tangredi aggiunge che sia la Hydro che Soluzioni Logistiche, avrebbero comunicato che la richiesta di assunzione presso l’azienda norvegese, da parte dei 2 lavoratori che avevano invocato la legge 1369/60, sarebbe stata trattata a parte, a settembre, presso il competente Ispettorato del Lavoro oppure davanti al Giudice. Nel frattempo, i due avrebbero continuato ad essere parte dei 34 lavoratori, oltre che mantenere il ruolo di rappresentanti sindacali della FIM-CISL.

«Le mie richieste per sanare il mancato rispetto di alcune parti del c.c.n.l. da parte di Soluzioni Logistiche, dopo una lunga discussione, trovavano un punto di mediazione che, riportato in assemblea, ai lavoratori, il giorno dopo, riceveva il semaforo verde. Si è arrivati dunque, il 2 agosto, alla sottoscrizione di 32 conciliazioni, con l’impegno che, il 23 agosto, i 34 dipendenti della Soluzioni Logistiche, sarebbero passati alla Cooperativa S.G.L.M., senza soluzione di continuità.»

La sorpresa è invece dietro l’angolo. Infatti, il 20 agosto, la programmazione dei turni di lavoro ha rivelato che dal 23 agosto, i 2 lavoratori, rappresentanti sindacali che hanno invocato un loro diritto legittimo, in forza della legge 1369/60, sono stati esclusi dai turni senza alcuna comunicazione ufficiale.

«È il volere della Hydro, ci ha detto il ragionier Ruscitti, il quale formalmente non fa parte della S.G.L.M. come abbiamo appreso martedì 24 agosto, attraverso una visura camerale. Mi chiedo a che titolo Ruscitti abbia assunto impegni a nome della S.G.L.M. sia al tavolo della trattativa che in sede di conciliazione, se non fa nemmeno parte di quell’azienda!»

«A questo punto, non solo ricorreremo presso il tribunale di Avezzano in forza dell’ex art. 28 legge n°300/70 per condotta antisindacale, per aver discriminato i due rappresentanti sindacali.» dice Tangredi, che continua.

«Ritireremo la firma dalle conciliazioni in quanto uno dei soggetti sottoscrittori non aveva alcun potere, né profilo di rappresentanza legale, per dare continuità lavorativa ai suoi ex dipendenti. Questo è ciò che abbiamo comunicato ieri in assemblea ai dipendenti. Nessuno di loro, fra l’altro, fino a ieri, aveva ancora ricevuto il nuovo contratto e la nuova assunzione.»

Tangredi conclude comunicando che il sindacato procederà ad informare le autorità competenti chiedendo un tempestivo intervento presso la Hydro, la Soluzioni Logistiche e la S.G.L.M. per le opportune e necessarie verifiche amministrative, contabili, fiscali e contributive.

«Insomma, un mese di lavoro buttato all’aria, perché per taluni, a differenza dei loro padri la Parola data, non conta più niente: conta solo l’ingordigia, la prevaricazione e il ricatto morale/occupazionale. L’obiettivo del lavoro per TUTTI i 34 lavoratori e la loro serenità familiare, passerà dunque, non attraverso accordi sindacali, per i quali mi sono sempre speso con forza e determinazione, ma attraverso la Magistratura e gli organi ispettivi/inquirenti. Sono finiti i tempi del – Non te preoccupà, po’ n’aggiusteme!»

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